Come effettuare un corretto riscaldamento?

Giustino Danesi, preparatore atletico dell’Olimpia Milano, spiega l’importanza di eseguire il riscaldamento in maniera corretta



«A livello fisiologico, il riscaldamento è una fase fondamentale della sessione di allenamento in quanto è finalizzato a preparare il fisico alla performance e a prevenire gli infortuni – spiega Giustino Danesi, preparatore atletico dell’Olimpia Milano – D’altro canto, in uno sport di squadra come la pallacanestro, il riscaldamento è un momento indispensabile per lavorare anche in ambito tecnico-tattico nonché sulla dimensione psicologica».


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Ma se il riscaldamento sortisce evidenti effetti benefici, come peraltro dimostrato anche da due recenti revisioni sulla letteratura scientifica in materia operate dal dottor Fradkin AJ, secondo cui il riscaldamento permetterebbe di migliorare la prestazione fisica fino al 79% nonché di ridurre significativamente il rischio di infortuni, è altrettanto importante strutturare questa fase di allenamento in maniera corretta ed opportuna.

«Per quanto riguarda l’aspetto fisiologico, possiamo suddividere il riscaldamento in tre fasi consecutive ad intensità crescente – spiega Giustino – La prima concerne una “blanda” attivazione muscolare finalizzata ad innalzare la temperatura corporea, che può essere perseguita tramite la pratica di attività aerobiche come una corsa lenta e continua oppure una sessione di cyclette. Per quanto riguarda i nostri giocatori poi, è contemplata anche qualche serie di tiri liberi a bassa intensità».

A questa fase più “blanda” segue quindi un’attivazione muscolare più specifica, durante cui vengono eseguiti una serie di esercizi funzionali, di stretching statico o dinamico e di yoga (quest’ultima una pratica comune nell’NBA), con l’obiettivo di aumentare la flessibilità e la mobilità articolare.

«Nello specifico, tengo a sottolineare come gli esercizi di allungamento muscolare consentano ai giocatori di trascorrere un momento di raccoglimento prima di entrare nel pieno dell’attività fisica – aggiunge Giustino – motivo per cui ritengo lo stretching un passaggio importante sia in relazione alla prevenzione degli infortuni sia in termini di preparazione psicologica alla partita».

Il riscaldamento si conclude quindi con una fase di riattivazione muscolare, attuata tramite l’esecuzione di una serie di esercizi di agilità (che nel caso specifico della pallacanestro corrispondono ad una serie di andature specifiche) e quindi con una ripetizione ad intensità elevata del gesto tecnico.

«Considerando che il riadattamento tendineo, articolare e muscolare richiede tempistiche già abbastanza lunghe nei professionisti – ricorda infine Giustino – per coloro i quali riprendono la pratica di un’attività fisica dopo lungo tempo, consiglio di eseguire una ripresa graduale, in cui i carichi di lavoro, soprattutto inizialmente, siano naturali o leggerissimi».

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