PERINDOPRIL IND TEC 30CPR 4MG+ -Interazioni
Comuni per perindopril e indapamide Uso concomitante che deve essere evitato Litio: sono stati osservati aumenti reversibili delle concentrazioni plasmatiche di litio e della sua tossicità durante la somministrazione concomitante di litio e ACE inibitori. L’uso concomitante di diuretici tiazidici può aumentare ulteriormente i livelli di litio e aumentare il rischio di tossicità da litio con ACE inibitori. L’utilizzo dell’associazione di perindopril e indapamide con litio deve essere evitata, ma se tale associazione dovesse rivelarsi necessaria, deve essere effettuato un controllo rigoroso della litiemia (vedere paragrafo 4.4). Usi concomitanti che necessitano di particolari precauzioni di impiego – Baclofen: Potenziamento dell’effetto antiipertensivo. Controllo della pressione arteriosa e della funzione renale e, se necessario, adattamento della dose dell’antiipertensivo. – Farmaci antiinfiammatori non steroidei (incluso acido acetilsalicilico ad alte dosi): quando farmaci ACE–inibitori vengono somministrati contemporaneamente agli antiinfiammatori non steroidei (es. acido acetilsalicilico, a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori di COX–2 e FANS non selettivi) può verificarsi una riduzione dell’effetto antiipertensivo. L’uso concomitante di ACE inibitori e FANS può causare un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, e un aumento dei livelli di potassio sierico, specialmente in pazienti con preesistente insufficienza renale. L’associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e la funzione renale deve essere monitorata dall’inizio della terapia concomitante e, successivamente, a intervalli regolari. Uso concomitante da tenere sotto stretta osservazione – Antidepressivi imipramino–simili (triciclici), neurolettici: aumento dell’effetto antiipertensivo e aumentato rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo). – Corticosteroidi, tetracosactide: riduzione dell’effetto antiipertensivo (ritenzione idrosalina provocata dai corticosteroidi) – Altri farmaci antiipertensivi: l’uso di altri farmaci antiipertensivi con perindopril/indapamide potrebbe indurre un ulteriore effetto di abbassamento della pressione sanguigna. Relative a perindopril Uso concomitante da evitare – Diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, triamterene, soli o in associazione), potassio (sali): gli ACE inibitori diminuiscono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad esempio spironolattone, triamterene o amiloride, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono comportare significativi aumenti dei livelli di potassio (potenzialmente letale). Se è prescritto l’uso concomitante di tali farmaci per la presenza di ipopotassiemia documentata, gli stessi devono essere assunti con cautela e con un frequente monitoraggio dei livelli di potassio e tramite ECG. Uso concomitante che necessita di particolare attenzione – Farmaci antidiabetici (insulina, ipoglicemizzanti sulfonamidici): descritti per captopril ed enalapril. L’uso degli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina può provocare un aumento dell’effetto ipoglicemizzante nei soggetti diabetici trattati con insulina o con ipoglicemizzanti sulfonamidici. La comparsa di episodi ipoglicemici è molto rara (miglioramento della tolleranza al glucosio con conseguente riduzione del fabbisogno di insulina). I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina–angiotensina–aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE–inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Uso concomitante da tenere sotto stretta osservazione – Allopurinolo, farmaci citostatici o immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la somministrazione concomitante con ACE inibitori può causare un incremento del rischio di leucopenia. – Farmaci anestetici: gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni farmaci anestetici. – Diuretici (tiazidi o diuretici dell’ansa): un precedente trattamento con alte dosi di diuretici può comportare una deplezione del volume e un rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con perindopril. – Oro: nei pazienti in terapia con oro iniettabile (sodio aurotiomalato) e uso concomitante di ACE inibitori incluso perindopril, sono state osservate rare reazioni di tipo nitritoide (sintomi che includono arrossamento del viso, nausea, vomito e ipotensione). Relative a indapamide – Usi concomitanti che necessitano di particolari precauzioniFarmaci che provocano torsioni di punta: a causa del rischio di ipokaliemia, indapamide deve essere somministrata con cautela quando è in associazione a • farmaci che inducono torsioni di punta come gli antiaritmici di classe IA (chinidina, idrochinidina, disopiramide); • gli antiaritmici di classe III (amiodarone, dofetilide, ibutilide, bretilio, sotalolo); • alcuni neurolettici (clorpromazina, ciamemazina, levomepromazina, tioridazina, trifluoperazina), benzamidi (amisulpride, sulpiride, sultopride, tiapride), butirrofenoni (droperidolo, aloperidolo), altri neurolettici (pimozide); • altre sostanze quali bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina e.v., alofantrina, mizolastina, moxifloxacina, pentamidina, sparfloxacina, vincamina e.v., metadone, astemizolo, terfenadina. Prevenire l’ipopotassiemia e, se necessario, correggerla: controllo dell’intervallo QT. • Farmaci che abbassano il livello di potassio: amfotericina B (via e.v.), glucocorticoidi e mineralcorticoidi (via sistemica), tetracosactide, lassativi stimolanti: aumento del rischio di ipopotassiemia (effetto additivo). Monitorare i livelli di potassio e, se necessario, correggerli; è richiesta particolare attenzione in caso di trattamento con glicosidi cardiaci. Devono essere usati lassativi non stimolanti. • Glicosidi cardiaci: l’ipopotassiemia favorisce gli effetti tossici dei glicosidi cardiaci. È necessario controllare i livelli di potassio ed eseguire ECG, riconsiderando il trattamento, se necessario. Usi concomitanti da tenere sotto osservazione – Metformina: acidosi lattica dovuta alla metformina scatenata da una eventuale insufficienza renale funzionale correlata ai diuretici, in particolare ai diuretici dell’ansa. Non utilizzare metformina se i livelli di creatinina plasmatica superano i 15 mg/litro (135 micromol/litro) nell’uomo e 12 mg/litro (110 micromol/litro) nella donna. – Mezzi di contrasto iodati: in caso di disidratazione provocata dai diuretici, esiste un aumento del rischio di insufficienza renale acuta, in particolare quando vengono somministrate alte dosi di mezzi di contrasto iodati. Deve essere eseguita una reidratazione prima della somministrazione del mezzo iodato. – Calcio (sali): rischio di ipercalcemia dovuto alla ridotta eliminazione del calcio per via urinaria. – Ciclosporina: rischio di aumento della creatininemia senza variazione dei livelli circolanti di ciclosporina, anche in assenza di deplezione idrica e salina.