OXIBUTININA EG 30CPR 5MG -Interazioni
Si deve porre attenzione qualora vengano somministrati altri agenti anticolinergici insieme ad oxibutinina poiché possono essere potenziati gli effetti anticolinergici. L’azione anticolinergica dell’oxibutinina è aumentata dalla somministrazione contemporanea di altri anticolinergici o di farmaci ad attività anticolinergica, quali: • amantadina e altri farmaci antiparkinsoniani (ad esempio biperidene, levodopa), antistaminici, antipsicotici (ad esempio fenotiazine, butirofenoni, clozapina). • chinidina • digitalici • antidepressivi triciclici • atropina e composti correlati come antispasmodici atropinici • dipiridamolo L’oxibutinina, riducendo la mobilità gastrointestinale, può alterare l’assorbimento di altri farmaci. Dal momento che l’oxibutinina cloridrato viene metabolizzata dal citocromo P450 isoenzima CYP3A4, non è possibile escludere interazioni con farmaci che inibiscono questo isoenzima. La somministrazione concomitante con un inibitore del CYP3A4 può inibire il metabolismo dell’oxibutinina e aumentare l’esposizione all’oxibutinina. Ciò deve essere tenuto presente in caso di uso contemporaneo di oxibutinina e antimicotici azolici (quali il ketoconazolo) o antibiotici macrolidici (quali l’eritromicina). È stato dimostrato che l’itraconazolo inibisce il metabolismo dell’oxibutinina. Questo porta al raddoppiamento dei livelli plasmatici di oxibutinina ma solo al 10% aumenta per il metabolita attivo. Poiché il metabolita è responsabile per circa il 90% dell’attività antimuscarinica, i cambiamenti sembrano essere di minor significato clinico. Gli effetti dei farmaci procinetici (come cisapride, metoclopramide, domperidone) sulla motilità gastrointestinale possono diminuire in seguito a trattamento concomitante con oxibutinina. L’uso concomitante con inibitori della colinesterasi può comportare una ridotta efficacia dell’inibitore della colinesterasi. I pazienti devono essere informati che l’alcol può aumentare la sonnolenza causata da agenti anticolinergici come l’oxibutinina (vedere paragrafo 4.7).