MELFALAN TILL EV 1FL 50MG+1F -Effetti indesiderati
Per questo prodotto non esiste una documentazione clinica recente da usare come supporto per la determinazione della frequenza degli effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a seconda dell’indicazione e della dose ricevuta ed anche se somministrati in combinazione con altri agenti terapeutici . Le reazioni avverse sono elencate per sistemi e organi e classi di frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10), non comuni (≥1/1000, <1/100), rari (≥1/10000, <1/1000), molto rari (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi MedDRA | Frequenza | Eventi avversi |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Comune | Leucemia acuta (vedere paragrafo 5.3) può verificarsi dopo un periodo di latenza generalmente lungo, specialmente nei pazienti con età elevata dopo terapia di associazione e radioterapie di durata prolungata |
Non nota | Leucemia mieloide acuta (AML) e sindrome mieloplastica (MDS). | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Depressione midollare, che si manifesta come leucopenia, trombocitopenia e anemia |
Raro | Anemia emolitica Poiché melfalan è un potente agente di mielosoppressione, è imperativo un attento monitoraggio dei valori ematici per evitare eccessiva mielosoppressione midollare e il rischio di aplasia midollare irreversibile. Poiché i valori del sangue possono continuare a scendere dopo la conclusione della terapia, il trattamento deve essere interrotto al primo segno di riduzione grave e anomala dei valori dei leucociti o delle piastrine. | |
Disturbi del sistema immunitario* | Raro | Reazioni allergiche (vedere Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo) Reazioni allergiche quali orticaria, edema, rash cutanei, e shock anafilattico si verificano all’inizio e successivamente durante il trattamento, soprattutto nel caso di trattamento endovenoso con melfalan. In rari casi è stato segnalato arresto cardiaco in relazione alle reazioni allergiche. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Raro | Polmonite interstiziale e fibrosi polmonare (inclusi casi fatali) |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Sintomi gastrointestinali quali nausea, diarrea e vomito, stomatite ad alte dosi |
Raro | Stomatite a dosi convenzionali. L’elevata incidenza di diarrea, comito e stomatite è dose-limitante con melfalan per via endovenosa ad alte dosi in associazione con trapianto autologo di midollo. Il pre-trattamento con ciclofosfamide può ridurre la gravità delle lesioni gastrointestinali indotte da melfalan (consultare la letteratura per i dettagli). | |
Patologie epatobiliari | Raro | Disturbi epatici che vanno da funzionalità epatica patologica a manifestazioni cliniche quali epatite e ittero; malattia veno-occlusiva susseguente a trattamento con alte dosi. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune: | Alopecia a dosi elevate |
Comune | Alopecia a dosi convenzionali | |
Raro | Esantema maculo-papulare e prurito (vedere Disturbi del sistema immunitario) | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo (a seguito di somministrazione parenterale per perfusione regionale delle estremità) | Molto comuni: | Atrofia muscolare, fibrosi muscolare e mialgia, aumento della creatininfosfochinasi ematica |
Comuni: | Sindrome compartimentale | |
Non nota | Necrosi muscolare, rabdomiolisi | |
Patologie renali ed urinarie | Comune | Temporanei aumenti significativi dell’uricemia in corso di trattamento con melfalan durante i primi cicli in pazienti con danno renale e mieloma multiplo. |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non nota | Azoospermia e amenorrea (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune: | Sensazione soggettiva e transitoria di calore e/o formicolio dopo la somministrazione di dosi elevate di melfalan attraverso un catetere venoso centrale. |