HEPSERA 30CPR 10MG FL -Avvertenze e precauzioni
Generale: I pazienti devono essere informati che la terapia con adefovir dipivoxil non ha dimostrato di essere in grado di ridurre il rischio di trasmissione del virus dell'epatite B. Pertanto, devono continuare a essere adottate opportune precauzioni. Funzionalita' renale: Adefovir viene escreto per via renale, attraverso una combinazione di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. Il trattamento con adefovir dipivoxil puo' comportare una compromissione della funzione renale. Il trattamento a lungo termine con adefovir dipivoxil puo' aumentare il rischio di compromissione della funzione renale. Anche se e' basso il rischio generale di compromissione della funzione renale in pazienti con funzionalita' renale adeguata, cio' riveste una particolare importanza sia in pazienti a rischio di o con pre-esistente alterazione della funzionalita' renale sia in pazienti che assumono farmaci che possono influire sulla funzionalita' renale stessa. Si raccomanda la misurazione della creatinina in tutti i pazienti prima di iniziare la terapia con adefovir dipivoxil e il monitoraggio della funzione renale (clearance della creatinina e fosfato sierico) ogni quattro settimane il primo anno e, in seguito, ogni tre mesi. Nei pazienti a rischio di compromissione della funzione renale si deve prendere in considerazione un monitoraggio piu' frequente della funzione renale. Nei pazienti che sviluppano insufficienza renale e con epatopatia avanzata o cirrosi, si deve valutare la necessita' di adattare l'intervallo tra le somministrazioni di adefovir o di trattare con terapie alternative per l'infezione da epatite B. Non e' raccomandata, in questi pazienti, l'interruzione del trattamento per l'epatite B. Pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min: L'intervallo delle somministrazioni di adefovir dipivoxil in questi pazienti deve essere adattato (vedere paragrafo 4.2). Inoltre, la funzionalita' renale di questi pazienti deve essere tenuta sotto stretta osservazione, con frequenza adatta alle condizioni cliniche del singolo paziente. Pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min e pazienti in dialisi: L'impiego di adefovir dipivoxil non e' raccomandato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min o in dialisi. La somministrazione di adefovir dipivoxil in questi pazienti deve essere presa in considerazione solo se i benefici attesi superano i rischi potenziali. Nel caso in cui si ritenga essenziale il trattamento con adefovir dipivoxil, occorre adattare l'intervallo delle somministrazioni (vedere paragrafo 4.2). Questi pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per rilevare possibili reazioni avverse e per assicurare che sia mantenuta l'efficacia del trattamento. Pazienti trattati con medicinali che possono influire sulla funzionalita' renale: Adefovir dipivoxil non deve essere somministrato con tenofovir disoproxil fumarato (Viread). Si deve porre cautela nella somministrazione a pazienti che sono trattati con altri medicinali che possono influire sulla funzionalita' renale o che sono escreti per via renale (es. ciclosporina e tacrolimus, aminoglicosidi per endovena, amfotericina B, foscarnet, pentamidina, vancomicina, o medicinali secreti dallo stesso trasportatore renale, human Organic Anion Transporter 1 (hOAT1), quale cidofovir). In questi pazienti, la somministrazione contemporanea di 10 mg di adefovir divoxil puo' comportare un aumento delle concentrazioni sieriche di adefovir o del medicinale co-somministrato. La funzionalita' renale di questi pazienti deve essere tenuta sotto stretta osservazione, con frequenza adatta alle condizioni cliniche del singolo paziente. Per la sicurezza renale nei pazienti in fase di pre- e post-trapianto con HBV resistente alla lamivudina, vedere paragrafo 4.8. Funzione epatica: Aggravamenti spontanei nell'epatite cronica B sono relativamente comuni e sono caratterizzati da aumenti transitori dell'ALT sierica. Una volta iniziata la terapia antivirale, l'ALT sierica puo' aumentare in alcuni pazienti, parallelamente alla diminuzione dei livelli di HBV DNA nel siero. In pazienti con malattia epatica compensata, questi aumenti dell'ALT sierica non si accompagnano in genere a un aumento delle concentrazioni di bilirubina sierica o a scompenso epatico (vedere paragrafo 4.8). I pazienti affetti da malattia epatica avanzata o da cirrosi possono presentare un rischio piu' elevato di scompenso epatico a seguito di aggravamento dell'epatite che puo' essere fatale. In questi pazienti, inclusi quelli con malattia epatica scompensata, non e' raccomandata la sospensione del trattamento e questi pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione durante la terapia. Nel caso in cui questi pazienti sviluppino insufficienza renale, vedere sopra Funzionalita' renale. Qualora risulti necessario sospendere il trattamento, i pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per diversi mesi una volta interrotto il trattamento, in quanto si sono verificati esacerbazioni dell'epatite dopo la sospensione di adefovir dipivoxil 10 mg. Tali aggravamenti si sono verificati in assenza di sieroconversione HBeAg e si sono presentati sotto forma di innalzamento dell'ALT sierica e aumenti dell'HBV DNA nel siero. Gli aumenti dell'ALT sierica in pazienti con funzionalita' epatica compensata trattati con adefovir dipivoxil 10 mg non si accompagnavano a variazioni cliniche e di laboratorio associate a scompenso epatico. I pazienti devono essere posti sotto stretta osservazione dopo l'interruzione del trattamento. La maggior parte degli aggravamenti dell'epatite successivi all'interruzione del trattamento e' stata osservata nell'arco di 12 settimane dalla sospensione di adefovir dipivoxil 10 mg. Acidosi lattica ed epatomegalia grave con steatosi: Episodi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia), talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica, sono stati riferiti con l'uso di analoghi nucleosidici. Non si puo' escludere questo rischio essendo adefovir strutturalmente correlato agli analoghi nucleosidici. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto nel caso in cui si verifichi un rapido innalzamento dei livelli di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolica/lattica di eziologia sconosciuta. Sintomi digestivi di natura benigna, quali nausea, vomito e dolori addominali, possono essere indicativi dello sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta con esito fatale, sono stati associati a pancreatite, insufficienza epatica/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli piu' elevati di lattato sierico. Deve essere usata cautela nel prescrivere analoghi nucleosidici a pazienti (in particolare donne obese) che presentano epatomegalia, epatite o altri noti fattori di rischio di malattia epatica. Questi pazienti devono essere seguiti attentamente. Per differenziare tra gli aumenti della transaminasi dovuti alla risposta al trattamento e gli aumenti potenzialmente legati ad acidosi lattica, il medico deve assicurarsi che le variazioni dell'ALT siano associate a un miglioramento di altri marker di laboratorio dell''epatite cronica B. Co-infezione da epatite C o D: Non esistono dati sull'efficacia di adefovir dipivoxil in pazienti co-infetti da epatite C o epatite D. Co-infezione da HIV: Sono disponibili pochi dati sulla sicurezza e l'efficacia di adefovir dipivoxil 10 mg in pazienti con epatite cronica B co-infetti da HIV. A tutt'oggi non esistono prove che la somministrazione giornaliera di adefovir dipivoxil 10 mg induca l''insorgenza di mutazioni di resistenza associate ad adefovir nella transcriptasi inversa dell'HIV. Tuttavia, esiste un rischio potenziale di selezione di ceppi di HIV resistenti ad adefovir con possibile resistenza crociata ad altri medicinali antivirali. Per quanto possibile, il trattamento dell'epatite B con adefovir dipivoxil in un paziente co-infetto da HIV deve essere riservato a pazienti il cui HIV RNA sia sotto controllo. Il trattamento con adefovir dipivoxil 10 mg non si e' dimostrato efficace contro la replicazione dell'HIV e pertanto non deve essere utilizzato per controllare l'infezione da HIV. Anziani: L'esperienza clinica in soggetti di eta' superiore a 65 anni e' molto limitata. Deve essere usata cautela nella prescrizione di adefovir dipivoxil a pazienti anziani, tenendo presente, in tali pazienti, la maggiore frequenza di riduzione della funzionalita' renale e cardiaca e l'aumento di malattie concomitanti o l'uso concomitante di altri farmaci. Resistenza: La resistenza ad adefovir dipivoxil (vedere paragrafo 5.1) puo' comportare la ripresa della carica virale con conseguente esacerbazione dell'epatite B e, nelle condizioni di una funzionalita' epatica ridotta, condurre a decompensazione epatica e ad un possibile esito fatale. La risposta virologica deve essere strettamente monitorata nei pazienti trattati con adefovir dipivoxil, misurando l'HBV DNA ogni 3 mesi. Test di resistenza devono essere eseguiti in caso di innalzamento della carica virale. In caso di comparsa di resistenza, il trattamento deve essere modificato. Hepsera contiene lattosio monoidrato. Pertanto, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.