FRISIUM 30CPS 10MG -Interazioni
Non consigliato • Alcool: l’assunzione concomitante con alcool deve essere evitata. Il consumo contemporaneo di alcool può aumentare la biodisponibilità del clobazam del 50% (vedere 5.2), con conseguente aumento degli effetti dello stesso (vedere 4.4). Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari. Fare attenzione • Farmaci che deprimono il SNC: l’effetto depressivo centrale può essere accresciuto nei casi di uso concomitante con antipsicotici, ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. È necessaria particolare cautela con l’utilizzo di clobazam in caso di intossicazione con tali farmaci o con litio.• Anticonvulsivanti: se clobazam viene utilizzato contemporaneamente ad anticonvulsivanti nella terapia dell’epilessia, il dosaggio deve essere adattato sotto attento controllo medico (monitoraggio EEG) poiché vi possono essere interazioni con la terapia anticonvulsivante. Nei pazienti in terapia concomitante con acido valproico, si può verificare un aumento, da lieve a moderato, della concentrazione plasmatica dell’acido valproico. I livelli plasmatici di fenitoina possono aumentare in caso di terapia concomitante con clobazam. Si consiglia, dove ciò è possibile, di monitorare i livelli plasmatici di acido valproico o di fenitoina somministrati in concomitanza. Carbamazepina e fenitoina possono determinare un aumento della biotrasformazione da clobazam al metabolita attivo, N–desmetilclobazam. Stiripentolo: aumento delle concentrazioni plasmatiche del clobazam e del suo metabolita attivo N–desmetilclobazam per inibizione del suo metabolismo epatico, con rischio di sovradosaggio. Si consiglia sorveglianza clinica, dosaggio plasmatico della benzodiazepina ed eventuale adattamento della posologia; • Analgesici narcotici Nel caso in cui clobazam sia usato in concomitanza con degli analgesici narcotici può avvenire un aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. • Miorilassanti Può essere potenziato l’effetto di miorilassanti e del protossido d’azoto. • Inibitori del CYP2C19 Gli inibitori forti e quelli moderati del CYP2C19 possono portare ad un aumento dell’esposizione al N–desmetilclobazam, il metabolita attivo del clobazam. Può essere necessario un adattamento della dose di clobazam quando viene somministrato con forti (per es. fluconazolo, fluvoxamina, ticlopidina) o moderati (per es. omeprazolo) inibitori del CYP2C19. • Subrati del CYP2D6 Clobazam è un debole inibitore del CYP2D6. Può essere necessario un adattamento della dose dei farmaci metabolizzati dal CYP2D6 (per es. destrometorfano, pimozide, paroxetina, nebivololo). Bisogna considerare con attenzione le seguenti associazioni: • buprenorfina: aumento del rischio di depressione respiratoria, che può essere fatale. Valutare con attenzione il rapporto rischio/beneficio di questa associazione. Informare il paziente della necessità di rispettare le dosi prescritte;• clozapina: aumento del rischio di collasso con arresto respiratorio e/o cardiaco. La somministrazione di teofilline o amminofilline può ridurre gli effetti delle benzodiazepine.