DIRETIF 25F 2ML 10MG/ML -Effetti indesiderati
La valutazione degli effetti indesiderati è basata sulla seguente definizione di frequenza: • Molto comune (≥1/10) • Comune (≥1/100 a <1/10) • Non comune (≥1/1000 a <1/100) • Raro (≥1/10.000 a <1/1000) Molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Come per altri diuretici, possono insorgere alcuni effetti indesiderati, quali: Esami diagnostici Raro: i livelli di colesterolo sierico e di trigliceridi possono aumentare durante il trattamento con furosemide. Patologie cardiache In particolare, all’inizio del trattamento e nei pazienti anziani, una diuresi molto intensa può causare una riduzione nella pressione sanguigna che, se pronunciata, può causare segni e sintomi quali ipotensione ortostatica, ipotensione acuta, sensazione di pressione sulla testa, capogiri, collasso circolatorio, tromboflebite oppure morte improvvisa (con somministrazione intramuscolare o endovenosa). Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune: trombocitopenia; la trombocitopenia può diventare manifesta, soprattutto con un aumento della tendenza all’emorragia. Raro: eosinofilia, leucopenia, depressione del midollo spinale; l’insorgenza di tali sintomi necessita l’interruzione del trattamento. Molto raro: anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi. Una grave deplezione di liquidi può portare a emoconcentrazione con tendenza a sviluppare trombosi soprattutto nei pazienti anziani. Patologie del sistema nervoso Raro: parestesia, vertigini, capogiri, sonnolenza, confusione, sensazioni di pressione sulla testa. Patologie dell’occhio Raro: visione offuscata, disturbi della visione con sintomi di ipovolemia. Patologie dell’orecchio e del labirinto Raro: disacusia e/o tinnito dovuti a furosemide sono rari e solitamente transitori; l’incidenza è più elevata nella somministrazione endovenosa, particolarmente nei pazienti con disfunzione renale o ipoproteinemia (ad es. nella sindrome nefrosica). Patologie gastrointestinali Raro: nausea, vomito, diarrea, anoressia, stress gastrico, costipazione, bocca secca. Patologie epatobiliari Molto raro: pancreatite acuta, colestasi intraepatica, itterizia colestatica, ischemia epatica, aumento delle transaminasi epatiche. Patologie renali e urinarie I diuretici possono esacerbare o rivelare la ritenzione acuta dei sintomi dell’urina (disturbi dello svuotamento della vescica, iperplasia prostatica o restringimento dell’uretra), vasculite, glicosuria, aumento transitorio dei livelli di creatinina e urea nel sangue. Raro: nefrite interstiziale Disturbi del sistema immunitario Raro: reazioni anafilattiche e anafilattoidi quali shock anafilattico (per il trattamento vedere paragrafo 4.9). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: prurito, reazioni al derma e alla mucosa (ad es. esantema bolloso, rash, orticaria, porpora, eritema multiforme, dermatite esfoliante, fotosensibilità) Raro: vasculite, esacerbazione o attivazione del lupus eritematoso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro: crampi ai muscoli delle gambe, astenia, artrite cronica. Patologie endocrine Con la furosemide la tolleranza al glucosio può diminuire. Nei pazienti con diabete mellito ciò può portare a deterioramento del controllo metabolico; un diabete mellito latente può manifestarsi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Possono insorgere ipokaliemia, iponatriemia e alcalosi metabolica, soprattutto dopo terapia prolungata o quando vengono somministrate dosi elevate. Pertanto è indicato il monitoraggio regolare degli elettroliti sierici (soprattutto potassio, sodio e calcio). Può verificarsi deplezione di potassio, soprattutto a causa di una dieta povera di potassio. In particolare, quando l’apporto di potassio viene ridotto in maniera concomitante e/o aumentano le perdite extrarenali di potassio (ad es. con vomito o diarrea cronica) può verificarsi ipokaliemia come risultato di aumentate perdite renali di potassio. I disturbi di base (ad es. malattia cirrotica o disfunzione cardiaca), farmaci concomitanti (vedere paragrafo 4.5) e alimentazione possono causare predisposizione alla deficienza di potassio. In questi casi, è necessario un adeguato monitoraggio nonché una sostituzione della terapia. Come risultato dell’aumento delle perdite renali di sodio, può insorgere iponatriemia con i corrispondenti sintomi, in particolare se l’apporto di cloruro di sodio è limitato. L’aumento delle perdite renali di calcio può portare a ipocalcemia, che in casi rari può indurre tetania. Nei pazienti con aumento delle perdite renali di magnesio, in rari casi sono stati osservati tetania o aritmia cardiaca come conseguenza dell’ipomagnesiemia. Possono aumentare i livelli di acido urico e possono verificarsi attacchi di gotta. Con la furosemide può svilupparsi alcalosi metabolica, oppure l’alcalosi metabolica preesistente (ad es. cirrosi epatica scompensata) può aggravarsi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro: condizioni di febbre; in seguito a iniezione intramuscolare possono insorgere reazioni locali quali dolore.