AMISULPRIDE EG 30CPR RIV 400MG -Avvertenze e precauzioni
Avvertenze Sindrome maligna da neurolettici Come con altri neurolettici, è possibile la comparsa di una sindrome maligna (ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazione della coscienza, aumento della CPK): in caso di ipertermia, in particolare a dosi giornaliere elevate, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici deve essere interrotto. Allungamento dell’intervallo QT L’amisulpride prolunga l’intervallo QT in modo dose–dipendente. Questo effetto, che risaputamente aumenta il rischio di gravi aritmie ventricolari tipo torsioni di punta, è potenziato dalla preesistenza di una bradicardia, di un’ipocaliemia, di un intervallo QT lungo congenito o acquisito (associazione a un medicinale che aumenta l’intervallo QTc). Quando la situazione clinica lo permette, è quindi essenziale verificare, prima della somministrazione, l’assenza di fattori che possono aumentare il rischio di comparsa di questa aritmia: – bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto, – ipocaliemia, – allungamento congenito dell’intervallo QT, – trattamenti in corso con un medicinale che può causare bradicardia marcata (<55 battiti al minuto), ipocaliemia, ridotta conduzione intracardiaca, allungamento dell’intervallo QTc. Si raccomanda di effettuare un ECG nell’esame iniziale dei pazienti prima che essi ricevano terapie a lungo termine con neurolettici. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale. Precauzioni di impiego Il medicinale viene eliminato per via renale. Si raccomanda quindi di ridurre la posologia in caso di pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2). Non ci sono dati per quanto riguarda i pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3). E’ noto che i neurolettici abbassano la soglia del le convulsioni. I pazienti con storia di crisi convulsive devono quindi essere strettamente monitorati durante il trattamento. Usare prudenza con i soggetti anziani, data la forte sensibilità di questi pazienti (sedazione e ipotensione). Usare prudenza anche con i soggetti affetti da morbo di Parkinson e il trattamento con neurolettici deve essere usato solamente se non ci sono alternative.