ATC: N05AL05 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine: |
Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE |
Presenza Lattosio: |
AMISULPRIDE EG è indicato per il trattamento della schizofrenia.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Associazioni controindicate – Agonisti dopaminergici salvo levodopa (amantadina, apomorfina, bromocriptina, cabergolina, entacapone, lisuride, pergolide, piribedil, pramipexolo, quinagolide, ropinirolo, selegilina) ad esclusione dei pazienti parkinsoniani. Antagonismo reciproco di effetti tra agonisti dopaminergici e neurolettici. In caso di sindrome extrapiramidale indotta dal neurolettico, non trattare con agonista dopaminergico ma usare un anticolinergico (vedere paragrafo 4.3). – Sultopride (neurolettico benzamidico) Maggiore rischio di aritmia ventricolare, in particolare di torsioni di punta (vedere paragrafo 4.3). Associazioni sconsigliate – Farmaci che possono causare torsioni di punta: antiaritmici di classe Ia (chinidina, idrochinidina, disopiramide), e di classe III (amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), alcuni neurolettici (tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo), altri: eritromicina IV, spiramicina IV, alofantrina, pentamidina, sparfloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina, bepridil, cisapride, difemanil, mizolastina, vincamina IV. Maggiore rischio di aritmia ventricolare, in particolare di torsioni di punta. Se possibile, interrompere il farmaco non anti–infettivo che provoca le torsioni di punta. Se l’associazione non può essere evitata, controllare prima l’intervallo QT e mantenere l’ECG sotto monitoraggio (vedere paragrafo 4.4). – Alcool L’alcool potenzia l’effetto sedativo dei neurolettici. La riduzione del livello di attenzione può rendere difficile la guida di veicoli e l’uso di macchinari. Evitare l’assunzione di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcool. – Levodopa Antagonismo reciproco di effetti tra levodopa e neurolettici. Nel paziente affetto da morbo di Parkinson, usare le dosi minime efficaci di ciascuno dei due farmaci. – Agonisti dopaminergici salvo levodopa (amantadina, apomorfina, bromocriptina, cabergolina, entacapone, lisuride, pergolide, piribedil, pramipexolo, quinagolide, ropinirolo, selegilina) nei pazienti affetti da morbo di Parkinson. Antagonismo reciproco di effetti tra agonista dopaminergico e neurolettici. L’agonista dopaminergico può provocare o aggravare preesistenti disturbi psicotici. In caso di necessità di trattamento con neurolettici in pazienti parkinsoniani trattati con agonisti dopaminergici, questi ultimi devono essere ridotti progressivamente fino alla completa sospensione (l’interruzione brusca dei dopaminergici aumenta il rischio di sindrome maligna da neurolettici). Associazioni che necessitano di precauzioni d’impiego – Farmaci bradicardizzanti (calcio–antagonisti bradicardizzanti: diltiazem, verapamil; betabloccanti salvo sotalolo (vedere Associazioni sconsigliate); clonidina; guanfacina; meflochina; glicosidi digitalici, anticolinesterasici: donepezil, rivastigmina, tacrina, ambenonio, galantamina, piridostigmina, neostigmina) Rischio aumentato di aritmia ventricolare, in particolare di torsioni di punta. Monitoraggio clinico ed elettrocardiografico. – Farmaci ipocaliemizzanti (diuretici ipocaliemizzanti, lassativi stimolanti, amfotericina B (via IV), glucocorticoidi, tetracosactide). Rischio aumentato di aritmia ventricolare, in particolare di torsioni di punta. Correggere l’eventuale ipocaliemia prima di somministrare il prodotto e mantenere il monitoraggio clinico, elettrolitico ed elettrocardiografico. Associazioni da considerare – Antipertensivi (tutti): Potenziamento dell’effetto antipertensivo e del rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo). – Altri depressori del sistema nervoso centrale: Derivati morfinici (analgesici, antitussivi e trattamenti sostitutivi); barbiturici; benzodiazepine; ansiolitici diversi dalle benzodiazepine; ipnotici; neurolettici; antidepressivi sedativi (amitriptilina, doxepina, mianserina, mirtazapina, trimipramina); antistaminici H1 sedativi; antipertensivi centrali; altri: baclofene, talidomide, pizotifene. Potenziamento della depressione centrale. La riduzione dell’attenzione può rendere difficile la guida di veicoli e l’uso di macchinari. – Betabloccanti nell’insufficienza cardiaca (bisoprololo, carvedilolo, metoprololo): effetto vasodilatatore e rischio di ipotensione, in particolare ortostatica (effetto additivo).Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene 50 mg, 200 mg o 400 mg di amisulpride Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.