LOPINAVIR RITONAV AC 120CPR200 -Effetti indesiderati

LOPINAVIR RITONAV AC 120CPR200 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

a. Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di lopinavir/ritonavir è stata valutata su oltre 2600 pazienti in studi clinici di fase II-IV, dei quali più di 700 hanno assunto una dose di 800/200 mg (6 capsule o 4 compresse) una volta al giorno. Insieme agli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTIs), in alcuni studi, lopinavir/ritonavir è stato usato in associazione con efavirenz o nevirapina. Le più comuni reazioni avverse associate a lopinavir/ritonavir durante gli studi clinici sono state diarrea, nausea, vomito, ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia. Il rischio di diarrea è maggiore in caso di singola somministrazione giornaliera di lopinavir/ritonavir. Diarrea, nausea e vomito possono presentarsi all’inizio del trattamento mentre l’ipertrigliceridemia e l’ipercolesterolemia possono presentarsi in seguito. Eventi avversi emergenti dal trattamento hanno portato alla prematura interruzione dello studio per il 7% dei soggetti dagli studi di fase II-IV. È importante notare che sono stati riportati alcuni casi di pancreatite in pazienti in terapia con lopinavir/ritonavir, inclusi coloro che hanno sviluppato ipertrigliceridemia. Sono stati riportati inoltre rari casi di aumento dell’intervallo PR durante la terapia con lopinavir/ritonavir (vedere paragrafo 4.4). b. Lista tabulata delle reazioni avverse Reazioni avverse dagli studi clinici e dall’esperienza post-marketing in pazienti adulti e pediatrici: I seguenti eventi sono stati identificati come reazioni avverse. La categoria frequenza include tutti gli eventi riportati di grado da moderato a grave, a prescindere dalla valutazione della causalità individuale. Le reazioni avverse sono riportate per tipologia di sistemi e organi. In ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in base ad un ordine di gravità decrescente: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, < 1/100) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Gli eventi a frequenza “Non nota” sono stati registrati attraverso la sorveglianza post-marketing.

Effetti Indesiderati verificatisi in Pazienti Adulti durante Studi Clinici e post-marketing
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Infezioni ed infestazioni Molto comune Infezione del tratto respiratorio superiore.
Comune Infezione del tratto respiratorio inferiore, infezione della pelle inclusa cellulite, follicolite e foruncolosi.
Patologie del sistema emolinfopoietico Comune Anemia, leucopenia, neutropenia, linfoadenopatia.
Disturbi del sistema immunitario Comune Ipersensibilità inclusa orticaria e angioedema.
Non comune Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione.
Patologie endocrine Non comune Ipogonadismo.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Disturbi dell’omeostasi del glucosio incluso diabete mellito, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, diminuzione del peso, diminuzione dell’appetito.
Non comune Aumento di peso, aumento dell’appetito.
Disturbi psichiatrici Comune Ansia.
Non comune Sogni anormali, diminuzione della libido.
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea (inclusa emicrania), neuropatia (inclusa neuropatia periferica), capogiri, insonnia.
Non comune Ictus cerebrovascolare, convulsioni, disgeusia, ageusia, tremore.
Patologie dell’occhio Non comune Indebolimento visivo.
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito, vertigine.
Patologie cardiache Non comune Aterosclerosi come infarto del miocardio, blocco atrioventricolare, insufficienza della valvola tricuspide.
Patologie vascolari Comune Ipertensione.
Non comune Trombosi delle vene profonde.
Patologie gastrointestinali Molto comune Diarrea, nausea.
Comune Pancreatite¹, vomito, reflusso gastroesofageo, gastroenterite e colite, dolore addominale (superiore ed inferiore), distensione addominale, dispepsia, emorroidi, flatulenza.
Non comune Emorragia gastrointestinale inclusa ulcera gastrointestinale, duodenite, gastrite ed emorragia rettale, stomatite e ulcere orali, incontinenza fecale, costipazione, secchezza della bocca.
Patologie epatobiliari Comune Epatite incluso incremento delle AST, ALT e GGT.
Non comune Steatosi epatica, epatomegalia, colangite, Iperbilirubinemia.
Non nota Ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash incluso rash maculopapulare, dermatite/rash incluso eczema e dermatite seborroica, sudorazioni notturne, prurito.
Non comune Alopecia, capillarite, vasculite.
Non nota Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Mialgia, dolore muscoloscheletrico inclusi artralgia e dolore alla schiena, disturbi muscolari come debolezza e spasmi.
Non comune Rabdomiolisi, osteonecrosi.
Patologie renali e urinarie Non comune Diminuzione della clearance della creatinina, nefrite, ematuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comune Disfunzione erettile, disturbi mestruali, amenorrea, menorragia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Affaticamento inclusa astenia.
¹Vedere paragrafo 4.4: pancreatite e lipidi. c. Descrizione di reazioni avverse selezionate È stata riportata Sindrome di Cushing in pazienti che assumevano ritonavir e fluticasone propionato somministrato per via inalatoria o intranasale; ciò può anche avvenire con altri corticosteroidi metabolizzati attraverso la via P450 3A es. budesonide (vedere paragrafo 4.4 e 4.5). Aumento della creatin fosfochinasi (CPK), mialgia, miosite, e raramente rabdomiolisi, sono state riportate con gli inibitori della proteasi, in particolare in combinazione con gli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa. Parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti affetti da HIV con grave immunodeficienza all’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria verso infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono state riportate anche patologie autoimmuni (come la malattia di Graves); comunque, il tempo di attacco riportato è molto variabile e può verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV avanzata o esposti per lungo tempo a terapia antiretrovirale combinata (CART). La frequenza di tali casi non è nota (vedere paragrafo 4.4). d. Popolazione pediatrica Nei bambini dai 2 anni di età in poi, la natura del profilo di sicurezza è simile a quella osservata negli adulti (vedere tabella al punto b). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Farmaci

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