È fastidiosa, ti lascia un po’ acciaccata e, a volte, sembra non voler passare. Ricorda, però, che la tosse di per sé non è una malattia ma un semplice meccanismo di difesa con cui l’organismo cerca di espellere il muco in eccesso o altre sostanze come polveri e allergeni, che irritano le vie respiratorie.
Per calmarla occorre individuarne la causa scatenante. Dopo di che, se cerchi una valida alternativa ai farmaci, ecco le strategie naturali specifiche per le forme più diffuse. Se però nel giro di qualche giorno il fastidio non passa, consulta il medico.
Se è secca e hai prurito alla gola per un colpo di freddo
Hai una tosse insistente che non produce catarro, accompagnata da prurito alla gola? Molto probabilmente dipende da un colpo di freddo che ha causato un’infiammazione di trachea e laringe.
La soluzione consigliata. «Quello di cui hai bisogno è un mix di piante capaci di calmare gli attacchi e il pizzicore in gola come drosera, inula, grindelia e marubbio», afferma il dottor Ottavio Iommelli, presidente dell’Associazione italiana di fitoterapia e fitofarmacologia.
Usala così. In farmacia o erboristeria ordina una miscela composta da parti uguali di queste erbe. Poi prepara una tisana con un cucchiaio di fiori e foglie essiccati della mistura in 200 cc di acqua calda. Lascia in infusione per 10 minuti, aggiungi mezzo cucchiaino di miele (che ha effetto lenitivo e antinfiammatorio e allevia il fastidio della gola irritata) e bevine 3-4 tazze al dì.
Se è grassa ed è il sintomo di un’infezione alle vie respiratorie
Probabilmente un virus o un batterio stanno mettendo a dura prova i bronchi, intasati dal muco. Le bronchiti sono la principale causa scatenante di questo disturbo, che è tipicamente accompagnato da abbondante catarro denso e viscoso, con secrezioni di colore giallo-verdastro.
La soluzione consigliata. In questo caso il nostro esperto suggerisce di assumere piante come malva, altea e verbasco: «Sono ricche di mucillagini, dalla notevole capacità mucolitica ed espettorante. Ideali quindi per ripulire i bronchi».
Usala così. Fai preparare una miscela composta da parti uguali di erbe. Prepara la tisana come nella soluzione precedente, integrandola con mezzo cucchiaino di miele (consigliato, in questo caso, quello di eucalipto, di timo o di lavanda che aumenta l’azione emolliente della bevanda). Bevine 3-4 tazze al giorno fino a miglioramento.
Se è insistente ed è scatenata da un’allergia
Le allergie ti perseguitano anche nella brutta stagione? La colpa è di acari della polvere e muffe che, con le finestre chiuse e i termosifoni accesi, trovano tra le mura domestiche un tasso di umidità e una temperatura ideali alla loro proliferazione.
Oltre a mettere in atto alcune strategie di difesa, come ad esempio arieggiare i locali tutti i giorni e tenere bassi i termostati per evitare che in casa si crei un microclima ideale per la crescita di questi allergeni, puoi affrontare la tosse allergica con l’aiuto degli antistaminici naturali.
La soluzione consigliata. Iommelli raccomanda: «Innanzitutto il macerato glicerico ribes nigrum, già ai primi colpi di tosse. Le gemme di questo arbusto sono ricche di flavonoidi e glicosidi, noti per stimolare la produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, capaci perciò di ridurre le infiammazioni e utili come antistaminico. Un’altra soluzione green che potrebbe esserti d’aiuto è il cappero. Nei suoi boccioli floreali, la pianta contiene un’alta percentuale di flavonoidi, in particolare quercetina, che hanno un’azione antiallergica e antinfiammatoria».
Questi fitoterapici stabilizzano le cellule responsabili dei sintomi, impedendo loro di rilasciare istamina, la sostanza responsabile delle tanto fastidiose reazioni allergiche.
Usala così. La dose raccomandata del gemmoderivato è di 30 gocce, da sciogliere in mezzo bicchiere d’acqua, 3 volte al dì prima dei pasti, per almeno 20 giorni. Se opti per il cappero assumilo in tintura madre fin dai primi sintomi: 40 gocce diluite in un bicchiere d’acqua, 3 volte al giorno, per un mese.
Se, indipendentemente dalla causa, ti perseguita di notte con fitte al torace
La tosse che ti aggredisce durante la notte è particolarmente molesta perché rovina la qualità del riposo. Da sdraiata, le vie respiratorie sono già di per sé maggiormente compresse, figuriamoci quando infiammazioni, catarro o agenti irritanti rendono difficile la normale respirazione.
Nel tentativo di liberare le vie aeree e le secrezioni che ristagnano in gola, ecco allora che si scatena il riflesso della tosse, che in posizione supina aumenta di frequenza.
La soluzione consigliata. «Il Rumex crispus 30 CH, ricavato dalla pianta di romice, è particolarmente efficace per gli accessi continui, tormentosi, che si manifestano soprattutto di notte con dolori o fitte al torace durante gli attacchi. Al trattamento omeopatico puoi affiancare anche quello fitoterapico. Per calmare la tosse che ti dà il tormento nelle ore notturne, prima di coricarti bevi una tazza di tisana a base di un mix di erbe quali verbasco e malva, grindelia e drosera in parti uguali.
Usala così. Lascia sciogliere sotto la lingua 3 globuli del preparato omeopatico, 4 o 5 volte al giorno, fino a miglioramento.
Prenditi cura anche dell’intestino
«In medicina cinese esiste un legame tra organo polmone, viscere e prime vie aeree, che si influenzano a vicenda», spiega il dottor Ottavio Iommelli. «In pratica, un intestino costipato può generare problemi di intasamento del polmone che si manifestano con tosse e muco. Ecco allora che favorendo il transito intestinale, si avrà un miglioramento anche a livello polmonare e quindi delle prime vie aeree».
Per liberare l’intestino, l’esperto consiglia l’utilizzo di purganti idrosalini e in particolare del carbonato di magnesio (1 cucchiaio in un bicchiere d’acqua la sera, per 1 o 2 giorni). Dopodiché sarà utile assumere per un mese fermenti lattici vivi che aiutino a ripristinare la flora batterica.
Scioglila con un massaggio
Gli oli essenziali sono un vero toccasana per la tosse grassa e una valida alternativa se non ami i suffumigi. Ecco allora una ricetta suggerita dal nostro esperto, Ottavio Iommelli, per la preparazione di un unguento per massaggi.
Aggiungi a 50 g di crema base neutra (acquistabile in farmacia) 4 gocce di olio essenziale di pino e una di timo. Mescola bene affinché vengano assorbiti, poi spalma l’unguento sul petto o sulla parte alta della schiena prima di coricarti, coprendo la zona con un panno, per non macchiare gli indumenti.
Tieni l’impacco in posa tutta la notte: gli aromi che respirerai mentre dormi, avranno un effetto sedativo della tosse e una potente azione mucolitica e antibiotica. Ti aiuteranno a sciogliere il catarro e a combattere l’infezione bronchiale.
Gli oli essenziali però sono sconsigliati in gravidanza, perché sono in grado di aumentare la nausea; se sei allergica e soprattutto soffri d’asma perché possono aggravare il broncospasmo. Inoltre sono controindicati nei bambini sotto i 2 anni: risultano irritanti per l’organismo. Quelli più forti, poi, come eucalipto, menta e rosmarino non vanno usati prima dei 10 anni.
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Articolo pubblicato nel n° 7 di Starbene dal 28 gennaio 2019 in edicola