Dieta Com, che cos’è e come funziona

Per dimagrire con successo devi tenere presenti le caratteristiche del tuo organismo e persino il tuo carattere. Massimo Spattini ci spiega in che cosa consiste la sua nuova strategia dimagrante e cosa mangiare, a seconda di come siamo fatti




di Gregorio Grassi


Non esiste una dieta uguale per tutti, che funzioni indipendentemente dal tipo di costituzione e di struttura muscolo-scheletrica. Il programma dietetico dev'essere studiato sulla base del proprio biotipo, tenendo conto delle diverse esigenze nutrizionali di un fisico piuttosto che un altro.

È questo il principo-base della dieta Com (abbreviativo di Cronormorfodieta), l'innovativa strategia dimagrante messa a punto dal dottor Massimo Spattini, specialista in scienza dell'alimentazione, medicina dello sport e antiaging a Parma, autore del libro La dieta Com e il dimagrimento localizzato (ed. Tecniche nuove, 19,90 euro).

Di che cosa si tratta? «Di un approccio globale alla salute che applica i principi della cronodieta, rispettosa dei ritmi circadiani di ormoni e neurotrasmetttori, a quattro diverse morfologie nate dalla fusione delle quattro tipologie di Ippocrate (linfatico, sanguigno, bilioso e nervoso) con i principi della moderna endocrinologia».

Per far pace con la bilancia, in base ai propri aspetti psicofisici, continua a sfoglaire l'articolo.

ottobre 2016

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SE SEI IPOLIPOLITICA

Se appartieni al tipo ipolipolitico (o linfatico, secondo la classificazione ippocratica) sei dominata dagli estrogeni, ormoni che favoriscono la ritenzione idrica e l'aumento di peso, specie dalla vita in giù. Hai cioè una silhouette “a pera”, e tendi ad accumulare i cuscinetti adiposi a livello dei fianchi e delle gambe.

La tua dieta ideale? «Facendo molta fatica a bruciare i grassi, dovrai concentrare i carboidrati nella prima parte della giornata», risponde il dottor Spattini. «Una colazione a base di fiocchi di avena integrali, per esempio, dà il giusto start alla tiroide, motore del nostro metabolismo, e fornisce una buona dose di energia, specie se accompagnata da un frutto o una spremuta. Pranzo leggero a base di 50 g di cereali integrali, carne bianca o pesce, molte verdure crude e cotte, oppure legumi e tanta acqua per disintossicare l'organismo dalle scorie. Di sera, invece, niente carboidrati: aumentano i recettori alfa che inibiscono l'adrenalina e la noradrenalina, due neurotrasmettori coinvolti nella lipolisi (la combustione dei grassi). Inoltre, le proteine alla sera stimolano il GH (Growth Hormone), l'ormone della crescita che aiuta a dimagrire».

SE SEI IPERLIPOGENETICA

Ti riconosci in un fisico dalle spalle larghe e il tronco robusto, che tende ad accumulare i chili di troppo a livello dell'addome mentre le gambe restano abbastanza magre? Ippocrate ti avrebbe classificato come una sanguigna, dominata dalle ghiandole surrenali che producono cortisolo, l'ormone dello stress che rimane sempre un po' troppo alto.

«Queste persone bruciano facilmente i grassi. Ma ancora più facilmente li costruiscono (un processo chiamato liposintesi) perché hanno sempre bisogno di nuove energie per fronteggiare situazioni stressanti», precisa il dottor Spattini. «Ma se al mattino il cortisolo è già alto, si alza anche la glicemia che regala un senso di sazietà. Per questo il manager difficilmente fa una colazione abbondante: con un caffé si sente già a posto.

La dieta Com asseconda queste caratteristiche psicofisiche, consigliando una colazione modesta, povera di zuccheri e ricca di proteine come yogurt o uova, per contrastare la naturale tendenza all'iperglicemia. Anche a pranzo, è bene privilegiare i piatti proteici, contenendo la quota di carboidrati a un panino integrale o un assaggio di “primo”, purché sia privo di farine raffinate ma preparato con quinoa, farro, orzo, grano saraceno e altri cereali a basso indice glicemico. A cena, invece, è possibile consumare pasta, riso e altri carboidrati, sempre nella versione integrale, con maggiore libertà: favorendo la sintesi di triptofano, il precursore della serotonina, infondono relax riuscendo anche ad abbassare il cortisolo mattutino.

SE SEI IPERMISTA

Sei fortunata perché, quando ingrassi, lo fai in modo armonico e uniforme. Tonica e muscolosa al punto giusto, sei una biliosa (tipologia ippocratica) dominata dalla tiroide che è un po' il tuo tallone d'Achille. Se ti stressi più del dovuto o mangi in modo disordinato, tendi a soffrire di ipotiroidismo. La tua ricetta per dimagrire?

Secondo la dieta Com dovresti seguire un regime superbilanciato, composto un terzo da carboidrati (se eccedi, la tiroide s'impigrisce), un terzo da grassi e un terzo da proteine animali o vegetali. Spiega il dottor Massimo Spattini: «A colazione, ad esempio, è consigliato mangiare un paio di fette biscottate con un velo di marmellata (carboidrati), uno yogurt magro (proteine) e 3 noci o mandorle (grassi). A pranzo, è possibile riprodurre le giuste proporzioni tra i nutrienti con 40 g di pasta o cereali integrali (150 calorie), 100 g di petto di pollo (150 calorie) e un'insalata con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva (10 g, 90 calorie) più un paio di mandorle o altra frutta secca a guscio. Stesse indicazioni per la cena, che deve anch'essa cercare di ricreare l'equilibrio tra i tre componenti della piramide nutrizionale, dando spazio anche ai legumi, preziosa fonte di proteine vegetali».



SE SEI IPOMISTA

Magra, astenica, pallida, con scarso tono muscolare e la testa leggermente grossa, ti senti spesso affaticata e ti stressi con facilità. Ippocrate ti classificherebbe come nervosa. Il tuo punto debole? L’ipofisi, il direttore d'orchestra che produce più prolattina, l’ormone che rallenta la produzione di altri ormoni come il GH, il cortisolo, quelli sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone) e quelli tiroidei.

Raramente il tuo problema è l’aumento di peso. Ma se anche a te capita di guadagnare qualche chilo in più, devi dare un giro di vite ai carboidrati, specialmente a colazione e cena, per non rallentare ancora più la tiroide già provata dal deficit ipofisario. «In questo caso è consigliabile fare una colazione all'inglese, ricca di proteine, e una cena a base di pesce, formaggi, uova, carne o legumi», prosegue il dottor Spattini. «A pranzo, invece, è bene dividere i tre macronutrienti (glucidi, lipidi e protidi) in parti uguali, come accade per la morfologia costituzionale dell'ipermisto».

Un cibo tutta salute? La patata rossa americana: pochi zuccheri, molte fibre e grande appeal in termini di palatabilità. È importante, invece, eliminare i latticini perché favoriscono la secrezione di prolattina, già alta, e non andare a letto tardi alla sera per migliorare la produzione di GH, il cui picco è intorno alla una di notte.

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