Stanchezza di primavera. O, più tecnicamente, sindrome da letargo. È così che gli addetti ai lavori chiamano la tipica astenia da cambio di stagione, riferendosi al brusco risveglio, fisico e mentale, a cui ci obbliga l’arrivo dei primi caldi. In realtà, più spesso, la stanchezza di questo periodo è la spia di altri problemi che mettono sotto torchio l’organismo e che ne mandano i motori al minimo.
Chi si sente spossato e senza forze deve quindi fare un minicheck dei sintomi per identificare l’origine del problema e risolverlo. Ecco una piccola guida per riuscirci e ritrovare nuova forza.
Se otto ore di sonno non bastano più è il “jet lag” da primavera
Dormi sempre le tue canoniche otto ore, ma al mattino fai più fatica del solito ad alzarti e a carburare. Non a caso poi, di giorno, sei preda della sonnolenza. Sul lavoro fai fatica a concentrarti e le tue performance sono più lente del solito.
«Probabilmente la tua stanchezza, nonostante il riposo fisiologico, è legata al maggior numero di ore di luce della bella stagione», spiega Paolo Pizzinelli, cardiologo e internista a Milano. «Con la loro complicità, le funzioni dell’organismo subiscono un’accelerata, ma dopo il periodo invernale non sempre riescono ad adattarsi subito al nuovo ritmo anche se, in genere, l’astenia non dura più di 2-3 settimane».
Per accelerare questo processo di adattamento bastano pochi rimedi: «Aumentare il consumo di cibi disintossicanti come tarassaco, carciofi, cetrioli, kiwi e legumi, bere di più (anche spremute di limone, tè verde e tisane) e stare spesso all’aria aperta, tenendo le braccia scoperte perché, grazie ai raggi solari, la cute sintetizza vitamina D che migliora funzionalità e forza muscolare», suggerisce il medico. «Se non basta, si può ricorrere a un integratore a base di carnitina, arginina o vitamine del gruppo B, utili all’organismo per produrre energia».
Se hai anche il fiato corto e frequenti mal di testa controlla il ferro
All’inizio ti sentivi solo senza energie e in preda alla debolezza muscolare ma con l'arrivo della primavera sono comparsi altri disturbi che hanno peggiorato la stanchezza: fiato corto nel salire le scale a piedi, frequenti mal di testa, un’inconsueta tachicardia che si manifesta anche quando sei in totale relax. Anche la pelle non è più quella di prima: pallida, con un colorito spento, disidratata e poco elastica. Unghie e capelli sono invece più fragili e facili alla rottura.
Tutto sembra suggerire una carenza di ferro, trasformatasi forse in anemia, eventualità più facile se, per esempio, hai un ciclo mestruale molto abbondante. «A corto del minerale, l’organismo sintetizza nuovi globuli rossi meno efficienti nel trasportare ossigeno a tutti i tessuti», spiega Pizzinelli. «Occorrono alcuni esami del sangue (dosaggio dell’emoglobina, del ferro, sia circolante che di deposito) per scoprire se le quote del minerale sono sotto i livelli di guardia e sei anemica. Meglio aumentare subito il consumo di alimenti ricchi di ferro (carne di manzo e di vitello, fagioli, ceci, frutta secca, radicchio, rucola e spinaci) e, se non basta, va aggiunto un integratore con una dose giornaliera di almeno 15-30 mg di ferro. Se l’anemia è importante, invece, il medico te lo prescriverà con ricetta sotto forma di farmaco».
Se hai sempre freddo e stai mettendo su peso può essere la tiroide
La stanchezza ti coglie soprattutto al mattino. Non solo: negli ultimi mesi hai registrato un aumento di peso, anche se non hai variato di una virgola la tua alimentazione. E poi hai sempre freddo. Infine, quando fai attività fisica, il tuo cardio frequenzimetro ti segnala che il numero dei battiti è diventato più basso del solito (tra 50 e 60).
«Questi sintomi possono essere legati a una riduzione delle funzioni della tiroide, ghiandola che regola anche il metabolismo: ecco spiegate le variazioni di peso», precisa Pizzinelli. «Basta il dosaggio nel sangue del TSH reflex per scoprire se la tiroide produce una quantità insufficiente di ormoni e si soffre di ipotiroidismo, disfunzione frequente nelle donne. In questo caso, il medico può prescrivere una terapia ormonale sostitutiva con ormoni tiroidei sintetici (levotiroxina)».
Desiderio sessuale azzerato e sbalzi d’umore: occhio alla depressione
La stanchezza dura da più di 3 settimane e, per portare a termine le normali attività quotidiane ci metti il doppio del tempo. In più non provi soddisfazione nel fare le cose che un tempo ti piacevano e il tuo desiderio sessuale si è ridotto ai minimi storici.
Alla sera l’umore risale un po’, ma soffri di insonnia, oppure dormi più del solito, quasi a voler sfuggire una realtà che ti pesa, senza riuscire a eliminare la stanchezza. La tua astenia potrebbe essere la spia di un calo dell’umore o di una depressione.
«A seconda dell’entità del problema, il medico può suggerirti di ricorrere a integratori a base di magnesio (stabilizzano l’eccitabilità del sistema nervoso) o di iperico, pianta che aumenta la produzione di serotonina, ormone del buonumore che aiuta a regolarizzare anche i ritmi del sonno», dice Pizzinelli.
«Se è depressione, occorrerà un ciclo di psicoterapia breve e farmaci antidepressivi mirati. Qualsiasi sia la cura prescelta, va associata a una regolare attività fisica aerobica come camminare o andare in bicicletta: aiuta a ripristinare il benessere del cervello, perché stimola la formazione di nuovi neuroni».
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Articolo pubblicato sul n.11 di Starbene in edicola e sulla app dal 25 febbraio 2020