L'acne un problema, spesso nascosto: a partire dall’adolescenza, colpisce anche il tronco con le famigerate pustole sparse su spalle, schiena e dorso. A farne le spese sono entrambi i sessi, con una prevalenza di quello maschile. Ma visto che crea meno imbarazzo in confronto ai brufoli del viso, l’inestetismo viene in qualche maniera “dimenticato”, soprattutto dai ragazzi.
Eppure, anche l'acne su schiena e spalle meriterebbe la giusta attenzione e cure adeguate, perché pur sempre di un disturbo si tratta, fastidioso e anche doloroso. D’altro canto, la soluzione terapeutica adesso è facile, accessibile e con un raggio d’azione potente: anche in Italia è arrivato il primo retinoide topico (trifarotene 50 crema), studiato specificamente per l’acne moderata (sia del volto sia del tronco), che si può usare dai 12 anni in su.
I risultati promettono bene, soprattutto nella zona delle spalle: valutato in due studi, uno su oltre 2.400 pazienti, l’altro su 453 persone, ha prodotto una riduzione media del 57,4% delle lesioni sul tronco, in circa 4 settimane di cura. Il merito è di questa molecola, il trifarotene, che contrasta i meccanismi della malattia: agisce sulla cheratinizzazione dei follicoli, limita l’infiammazione e riduce la formazione di microcomedoni, i precursori delle lesioni acneiche.
In più, gli effetti collaterali sono ridotti (l’87,4% dei pazienti trattati non ne ha avuti) e il farmaco non “intossica” l’organismo: è rapidamente metabolizzato nel fegato, con un’emivita di soli 5 minuti. Insomma, visti gli esiti della nuova cura, dall’acne del tronco si può guarire bene, e senza intoppi.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologa, direttore Uoc di Dermatologia all’Università Federico II di Napoli.
L’acne della schiena si presenta sempre con quella del viso?
Non è detto, i problemi possono essere simultanei ma anche separati. Di solito, sono più i maschi che soffrono di acne al tronco rispetto alle femmine. E anche in forma più grave e duratura nel tempo.
Come si manifesta nei due sessi?
Nella donna, nella maggior parte dei casi, si tratta di un’acne follicolitica (pustole superficiali intorno ai follicoli piliferi) e comeidonica (punti neri), che si sviluppa nella zona intermammaria. Nell’uomo, invece, si presenta sotto forma di papule, noduli e cisti a livello del dorso, che può risolversi anche lasciando cicatrici sulla pelle.
Le cause sono le stesse, però?
Sì, e sono prevalentemente di tipo ormonale, su persone che hanno una certa familiarità con questo problema: sia che colpisca il viso sia la schiena c’è sempre un’alterazione (ipertrofia) della ghiandola sebacea.
Le differenze, invece?
Soprattutto nel sesso maschile, rispetto all’acne del volto, quella del tronco è più resistente ai trattamenti e dura per più tempo: in questa zona, le ghiandole sebacee sono più grosse, la cute è molto spessa, quindi diventa più impenetrabile alle cure. Poi, l’attività sportiva, con il sudore, l’attrito degli indumenti e l’uso di magliette sintetiche peggiorano la situazione.
Lo stress quanto c’entra?
Tutto quello che è stress la cute lo comunica rilasciando istamina, mediatore chimico dell’infiammazione. Quindi, se il brufolo c’è, lo si vede ancora di più perché c’è l’eritema (arrossamento) intorno. Ma non è che l’acne può essere causata dello stress.
Quali sono i vantaggi di questo nuovo farmaco?
Questo nuovo retinoide è molto indicato per l’acne del dorso. Infatti, è a base di trifarotene, una molecola studiata apposta per essere usata su ampie superfici come la schiena. Fino a oggi, infatti, soprattutto i maschi trovavano poco pratico spalmarsi creme che poi lasciano magliette e camicie “unte”, per cui abbandonavano le cure. Invece, il trifarotene – da usare una volta al giorno, non di più – è facilmente spalmabile, si assorbe rapidamente e non sporca i vestiti. Come dire: non ci sono più scuse per trascurare quei brutti brufoli sulla schiena. Anche perché nelle forme leggere la terapia topica (associata a cicli di antibiotici) è la terapia migliore. Solo nei casi pesanti i retinoidi si prendono per bocca.
E se la crema retinoide secca troppo la pelle, come può capitare?
Se succede, non bisogna smettere d'applicarla ma usare, insieme al retinoide, creme ad alto potere idratante per riequilibrare la situazione. Altro consiglio: non lavarsi troppo e neppure strofinare la pelle della schiena, altrimenti si peggiora lo stato infiammatorio dell’acne.
Una volta curata, l’acne può ritornare?
Raramente, a volte riappaiono singole lesioni che sono sono fenomeni occasionali, niente a che vedere con l’acne vera e propria.
IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE
L’acne si controlla anche a tavola. «Di solito, questo disturbo è tipico dei ragazzi che hanno una ridotta sensibilità all’insulina e qualche volta sono in sovrappeso, per colpa di un’alimentazione troppo ricca di zuccheri raffinati (pane, pasta, pizza, dolci, snack ecc.)», dice la dottoressa Fabbrocini. «Non solo. Ci sono anche tanti lavori scientifici che mettono in relazione l’acne con l’eccessiva assunzione di latte e formaggi, in quanto si attribuisce all’elucina, una sostanza contenuta nel latte, il ruolo di induttore dell’ipertrofia della ghiandole sebacee».
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Articolo pubblicato sul n. 2 di Starbene, in edicola e sulla app dal 19 gennaio 2021