Come sottolinea il professor Guido Fanelli, Direttore della U.O.C. di Anestesia e Rianimazione e del Centro Hub di terapia del Dolore dell’A.O.U. di Parma, Direttore scientifico Biogenap del CNR e Direttore Scientifico di Fondazione ANT, «la sfida che dobbiamo affrontare è quindi innanzitutto di natura culturale: tutti i professionisti della salute, dal chirurgo all’anestesista, senza tralasciare l’infermiere, devono convincersi che l’analgesia personalizzata, che contempli anche il coinvolgimento del paziente, non rappresenta un maggior dispendio di risorse e di energie, ma al contrario un efficientamento economico e un’ottimizzazione, in termini di appropriatezza terapeutica, della gestione del paziente post chirurgico».