Hai mai sentito parlare di “mood eating”? È l’espressione usata dagli specialisti per definire i comportamenti alimentari che fanno bene all’umore. Eccotene una carrellata, stilata con la consulenza di Giulia Sturabotti, medico esperto in nutrizione, igiene e medicina preventiva a Roma.
Preferisci la dieta mediterranea
Uno studio dell’Università di Navarra (Spagna), ha rivelato che la dieta mediterranea aiuta a regolare il tono dell’umore. «Merito dei folati, sostanze presenti soprattutto nei legumi e nei vegetali a foglia verde, e della vitamina B12, di cui sono ricchi il pesce e il rosso d’uovo: agiscono da sedativi sul sistema nervoso centrale», chiarisce l’esperta.
Mangia a intervalli regolari
Secondo i ricercatori della University of Illinois Extension (Usa), mangiare sempre alla stessa ora aiuta a stabilizzare l’umore, perché mantiene costante il livello di zuccheri nel sangue. «Le fluttuazioni glicemiche determinano fasi di ipoglicemia che possono associarsi a lievi stati depressivi, irritabilità e difficoltà di concentrazione», spiega la dottoressa Sturabotti.
Limita gli zuccheri
Alla Cleveland Clinic (Usa) hanno scoperto che il “dolce” non va sempre d’accordo con il buonumore. «Un’assunzione smodata di zuccheri può attivare una dipendenza, specie per compensare stati emotivi negativi. Ma dopo aver soddisfatto la voglia, è facile andare incontro a sensi di colpa che deprimono ulteriormente l’umore», osserva il medico.
Più fibre per l’intestino
Uno studio riportato su Neurogastroenterology & Motility ha chiarito come avere un microbiota in salute favorisca il rilascio di neurotrasmettitori che equilibrano l’umore. «Per il benessere del colon è essenziale una dieta ricca di fibre e povera di alimenti raffinati, zuccheri, latticini e additivi. Anche un’integrazione con fermenti probiotici può essere d’aiuto. Ed è bene non abusare degli antibiotici, capaci di distruggere la flora benefica», consiglia l’esperta.
No alle diete drastiche
«Secondo il Center for Health Studies di Seattle (Usa), i regimi ipocalorici drastici alla lunga falliscono, perché espongono all’effetto yo-yo, stroncando l’umore. Al contrario, un dimagrimento lento e graduale, con risultati mantenuti nel tempo, è positivo anche sotto l’aspetto psicologico. Inoltre, tagliare in modo netto e improvviso grassi e carboidrati può rendere irritabili», puntualizza la dottoressa Sturabotti.
Largo alla vitamina D
Attiva la produzione di serotonina, neurotrasmettitore che restituisce il buonumore, ma anche di ossitocina e vasopressina, ormoni che aiutano a dominare la rabbia e ritrovare la serenità.
«All’Università di Toronto, in Canada, hanno notato che un’integrazione di vitamina D migliora notevolmente i sintomi della depressione», aggiunge la nostra consulente. «Per assicurarti le dosi necessarie di questo elemento puoi portare in tavola pesce grasso, tuorlo d’uovo e formaggi. Ma è poi fondamentale esporti regolarmente alla luce solare, indispensabile per la produzione di vitamina D da parte dell’organismo».
Ordina un decaffeinato
Un’indagine condotta dalla Johns Hopkins School of Medicine (Usa) ha dimostrato che la caffeina innesca nell’organismo un rilascio di adrenalina, esponendo così al rischio di sentirsi irritabili e agitati.
«In molte persone questa sostanza può inoltre disturbare il sonno, anche perché impiega un’intera giornata per essere eliminata dal corpo», avverte la dottoressa Giulia Sturabotti. Al bar è allora molto meglio ordinare una tazzina di decaffeinato.
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Articolo pubblicato sul n. 11 di Starbene in edicola dal 27/02/2018