«Queste manifestazioni sono estremamente fastidiose per il paziente, si ha il naso chiuso, non si percepiscono bene gli odori, si hanno dolori facciali» afferma Massimo Triggiani, Professore Associato Dipartimento di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Salerno.
«Ci sono molti meccanismi dell’immunità innata che partecipano allo sviluppo di queste forme di rinite – prosegue l’esperto – delle cellule molto importanti che si sviluppano nel naso sono le cellule linfoidi innate, ovvero dei linfociti che non riconoscono in senso classico l’antigene, ma sono attivate da prodotti batterici o virali, per poi sviluppare la classica risposta attivando altre cellule nel naso come per esempio gli eosinofili, i mastociti, che poi portano alla produzione di mediatori che danno i sintomi della rinite».