Turgore e indurimento di alcuni organi o tessuti (pene, clitoride, capezzolo), spesso scatenato da una stimolazione sessuale o, nel caso dei capezzoli, dal freddo. Il meccanismo dell’erezione peniena è di origine vascolare: l’eccitazione dei nervi erettori del midollo spinale provoca una dilatazione delle arterie del pene, che determina afflusso di sangue nei corpi cavernosi. Finché dura l’erezione, il sangue rimane nei corpi cavernosi, resi turgidi da un meccanismo di vasocostrizione venosa ancora non del tutto chiarito. L’organo ritorna allo stato flaccido quando il sangue che riempiva i corpi cavernosi rifluisce nella circolazione venosa generale. L’impotenza è caratterizzata dall’incapacità di ottenere o conservare l’erezione; quando è totale, i rapporti sessuali sono impossibili.