Chi non ha mai visto un gatto passeggiare serafico su un cornicione? Eh sì, perché il felino di casa non ha paura dell’altezza, anzi. «Purtroppo però le cadute da balconi e finestre sono più frequenti di quel che si pensa e la credenza che i gatti non si facciano male è infondata», avverte la dottoressa Daniela Bellaiuto.
A rischio soprattutto gatti giovani e anziani
Tutti i gatti sono in pericolo se hanno accesso a balconi e davanzali: per perdere l’equilibrio basta uno scatto per un rumore improvviso o per afferrare una mosca. Al pronto soccorso per traumi da caduta arrivano però soprattutto gatti giovani, curiosi e inesperti, e animali anziani, meno agili e magari con problemi di vista. Il rischio aumenta se hai appena traslocato da un piano basso a uno alto perché il tuo amico potrebbe non rendersi conto del pericolo», spiega la veterinaria.
Tutte le conseguenze del “volo”
A seguito dell’incidente si possono verificare fratture spinali, del palato, del tronco, del capo, degli arti, rottura di vescica, milza o fegato, ernia diaframmatica, emorragie interne. Il gatto deve essere sempre portato al pronto soccorso perché potrebbe avere danni gravi ma non evidenti, come microemorragie interne o contusioni polmonari e cardiache. Avvolgilo con cautela in un asciugamano, mettilo nel trasportino e vai al pronto soccorso più vicino preannunciando il tuo arrivo», continua l’esperta.
Protezioni a finestre e balaustre
Metti zanzariere alle finestre e reti per gatti su balconi e terrazzi: il tuo micio deve avere la possibilità di guardare fuori e di stare all’aperto, ma in sicurezza. Le reti dovrebbero avere un “tetto” o spiovere verso l’interno, per evitare che le scali e le scavalchi, attenta anche ai buchi che può aprire con le unghie.
Pericolose le finestre a vasistas, non aprirle a ribalta o dotale di griglie “salvagatto”: se il micio restasse incastrato potrebbe bloccarsi l’afflusso di sangue nella parte posteriore del corpo con conseguenze drammatiche. Se succede libera l’animale il più velocemente possibile e corri al pronto soccorso», avverte Daniela Bellaiuto.
Dal settimo piano in su la mortalità diminuisce
Un gatto giovane che “vola” dal secondo-terzo piano può anche non farsi niente, i traumi saranno invece gravi o letali per una caduta da piani più alti. «Sorprendentemente dal settimo piano in su la mortalità diminuisce, anche se con serissimi traumi alle ossa. Secondo uno studio Usa, altezze molto importanti fanno scattare nel gatto il cosiddetto riflesso verticale, grazie al quale atterra distribuendo l’impatto su ogni centimetro del corpo», dice Daniela Bellaiuto.
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Articolo pubblicato sul numero n° 9 di Starbene in edicola e in digitale dal 10 agosto 2021