Vertigine -Diagnosi
Al momento della diagnosi, il medico di famiglia indaga con opportune domande le caratteristiche del disturbo, cercando innanzitutto di capire se si tratti di una vertigine “vera” (rotatoria) o di un disturbo da instabilità. Con la visita accerta poi l’eventuale presenza di un nistagmo spontaneo (paziente seduto, sguardo avanti e laterale a destra e sinistra) e di posizionamento, facendo assumere al paziente la posizione del capo in cui compare la vertigine. Ricerca poi l’eventuale presenza di asimmetrie del tono dei muscoli posturali (test di Romberg e prova della marcia).
All’occorrenza possono essere eseguiti un esame audiometrico (per la valutazione dell’udito), una video-oculografia, un esame vestibolare (impiego della prova termica), prove roto-acceleratorie, posturografia; grazie a questi test si possono confermare o escludere le varie situazioni all’origine del disturbo che, in qualche caso, potranno essere accertate mediante una TC o una RMN del cervello.
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