Tarsorrafia
Operazione chirurgica, detta anche blefarorrafia, consistente nel suturare temporaneamente tra loro i bordi delle palpebre superiore e inferiore. La tarsorrafia è indicata allo scopo di proteggere una cornea esposta, per esempio quando una paralisi facciale impedisce di battere le palpebre durante il giorno e chiudere l’occhio durante la notte, in caso di esoftalmo (protrusione del bulbo oculare) marcato o (più raramente) di sindrome di Sjörgen grave o herpes che coivolga l’occhio.
La tarsorrafia si esegue in genere mediante sutura del solo angolo esterno dell’occhio, talvolta di entrambi gli angoli, interno ed esterno: in questo caso è detta completa. Praticata in anestesia locale o generale, richiede il ricovero per alcuni giorni. La sutura può essere lasciata in sede per un periodo compreso tra 15 giorni e 6 mesi.
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