Opposizione
Rifiuto volontario o semivolontario di rispondere a una sollecitazione esterna. Un atteggiamento di opposizione che insorge nel soggetto in seguito all’acquisizione del senso critico è sano e imprescindibile. Tale attitudine si manifesta nel bambino intorno ai 3 anni e in genere si esacerba durante l’adolescenza e in situazioni conflittuali gravi. Diventa patologica quando l’individuo non accetta più le norme sociali e si barrica in un comportamento di rifiuto sistematico. L’opposizione patologica può manifestarsi in forma attiva (fuga, agitazione, ostilità programmatica) o passiva (mutismo, chiusura, negativismo). Reticenza e dissimulazione sono forme minori del disturbo, che in genere è legato a problemi educativi e deve essere quindi sottoposto all’attenzione dello psicoterapeuta.
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