Induttore dell’ovulazione
Farmaco utilizzato per provocare l’ovulazione nella donna (espulsione di un ovulo dall’ovaio verso la tuba uterina). Gli induttori dell’ovulazione si suddividono in tre gruppi: clomifene; gonadotropine umane, prelevate dalle urine delle donne in menopausa (gonadotropina umana della menopausa) o gravide (gonadotropina corionica o hCG); analoghi dell’LHRH o GnRH (ormone prodotto dall’ipotalamo), tra cui buserelina e leuprorelina, che agiscono come il fattore di rilascio LH secernendo ormone luteinizzante.
Questi prodotti, che stimolano l’ovaio o i suoi centri di controllo cerebrali (ipotalamo, ipofisi), sono indicati nel trattamento della sterilità femminile e vengono utilizzati per produrre un ovulo in vista della fecondazione in vitro (fecondazione artificiale). Inoltre, per la loro prerogativa di stimolare la produzione di spermatozoi nel testicolo, sono indicati nel trattamento della sterilità maschile. Possono essere somministrati per via orale o iniettati.
In seguito alla loro assunzione, molto spesso l’ovaio espelle più ovuli contemporaneamente, fenomeno responsabile di gravidanze multiple.
Gli induttori dell’ovulazione sono controindicati in caso di gravidanza e di tumori dell’apparato genitale o del cervello.
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