HAV o virus dell’epatite A
Enterovirus responsabile della trasmissione dell’epatite di tipo A.
La diagnosi di epatite A si basa sulla ricerca degli anticorpi antivirus epatite A (HAV-Ab). La ricerca dell’antigene dell’epatite A (HAV-Ag) nelle feci dei pazienti che si sospettano affetti da questo virus può dare un esito falsamente negativo, poiché l’antigene virale è presente nelle feci per un arco di tempo relativamente breve, e potrebbe essere già scomparso quando il paziente si rivolge al medico. Gli anticorpi anti-HAV (IgM e IgG) possono essere ricercati mediante test di fissazione del complemento o test di immunoaderenza: il secondo sembra essere più sensibile, più specifico e più semplice rispetto al primo. La sua sensibilità è stata ulteriormente aumentata grazie alla messa a punto di un test radioimmunologico per gli anticorpi anti-HAV (tecnica RIA, Radio-Immuno Assay). Con questa metodica gli anticorpi anti-HAV compaiono precocemente, in genere già all’esordio della sintomatologia; il titolo anticorpale aumenta poi lentamente per raggiungere un picco dopo 3-4 mesi e persistere per anni. Con la tecnica di immunoaderenza, invece, gli anticorpi anti-HAV compaiono più tardivamente, intorno alla terza o quarta settimana dopo l’esordio clinico (con un picco a 8-10 settimane), e possono essere presenti sino a 10 anni dall’esordio. Le IgM anti-HAV compaiono entro una settimana dall’inizio della malattia e si riducono dopo 60-80 giorni, mentre le IgG anti-HAV raggiungono il picco dopo circa 80 giorni. Gli anticorpi anti-HAV possono essere presenti anche nei neonati, per trasmissione passiva dalla madre con pregressa infezione (positività sino a 6-8 mesi dalla nascita), e in soggetti che hanno ricevuto trasfusioni da donatori anti-HAV positivi. In presenza di anticorpi IgM anti-HAV con IgG anti-HAV assenti si può pensare a un paziente in periodo di incubazione o in fase acuta iniziale di malattia. Se IgM e IgG anti-HAV sono presenti, potrebbe trattarsi di un’epatite acuta o di una fase di guarigione iniziale. L’assenza di IgM anti-HAV in presenza di IgG anti-HAV è indicativa di uno stato immune da infezione pregressa.
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