Eugenia caryophillata
Pianta della famiglia delle Myrtaceae. La droga è costituita dai bottoni floreali e dalle foglie. Il costituente principale è un olio essenziale caratterizzato dalla presenza di eugenolo (60-95%), eugenolo acetato, a e b-cariofillene.
L’eugenolo previene l’edema indotto dalla carragenina nella zampa del ratto e riduce la febbre in ratti resi iperpiretici con interleuchina-1, sia per via venosa sia per via intragastrica, con un effetto paragonabile a quello del paracetamolo. Inoltre inibisce l’attività della ciclossigenasi e della lipossigenasi, la biosintesi delle prostaglandine e del trombossano e l’aggregazione piastrinica. L’attività antiossidante dell’eugenolo e dei flavonoidi è stata dimostrata da un ampio numero di studi in vitro.
La droga è indicata nelle malattie infiammatorie delle prime vie aeree, nelle micosi cutanee e mucosali e nelle infezioni del cavo orale. L’eugenolo è utilizzato largamente in odontoiatria, per la sua azione antinfettiva e antidolorifica. Può potenziare gli effetti dei barbiturici, perché ne ostacola l’idrossilazione da parte degli enzimi microsomiali epatici.
L’uso in pazienti epatopatici è consigliato solo su indicazione medica.
Sono state descritte reazioni di sensibilizzazione a livello cutaneo, particolarmente in pazienti allergici. Se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento.
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