Endorfina
Sostanza prodotta da alcune cellule del sistema nervoso centrale, dotata di proprietà analgesiche simili a quelle della morfina. Ha la struttura di un polipeptide costituito da una lunga catena di aminoacidi. La funzione delle endorfine non è ancora del tutto chiara. Esse partecipano all’analgesia fisiologica e agiscono fissandosi sugli stessi recettori di membrana delle cellule nervose su cui si fissa anche la morfina, da cui la denominazione di peptidi oppioidi, che hanno in comune con le encefaline. Un’endorfina è quindi una sorta di morfina naturale secreta dal cervello. L’assunzione cronica di morfina provoca l’inibizione della sintesi delle endorfine, lasciando libero un maggior numero di recettori di membrana. Questo spiega i fenomeni di tolleranza (necessità di aumentare le dosi per ottenere gli stessi effetti) e dipendenza fisica (impossibilità di interrompere bruscamente il trattamento) che si osservano con i derivati della morfina, si tratti di farmaci o droghe.
α-endorfina Peptide endogeno simile all’oppio, che include la sequenza di aminoacidi da 61 a 76 della molecola di β-lipotropina, considerata il pro-ormone delle endorfine. Possiede effetti analgesici e comportamentali negli animali ed è generalmente meno potente della β-endorfina.
β-endorfina Peptide oppioide elaborato e secreto dalle cellule basali dell’ipotalamo e dai lobi intermedio e anteriore della ghiandola pituitaria; il materiale è formato da una singola catena peptidica che comprende gli aminoacidi 61-91 della molecola della β-lipotropina e ha effetti analgesici e comportamentali nei mammiferi. Sembra sia secreta dalle stesse cellule pituitarie e sia controllata dallo stesso meccanismo regolatorio della corticotropina pituitaria.
γ-endorfina Peptide oppioide endogeno che comprende la sequenza di aminoacidi 61-77 della molecola della β-lipotropina e ha proprietà simili a quelle della β-endorfina, anche se è meno potente.
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