Emoagglutinina
Sostanza capace di causare agglutinazione degli eritrociti: usato specialmente per le componenti di superficie dei mixovirus e paramixovirus che hanno quest’attività, ma applicabile anche agli anticorpi antieritrocitari.
Emoagglutinina a caldo Anticorpo agglutinante gli eritrociti che è attivo a una normale temperatura corporea (37 °C).
Emoagglutinina a freddo Anticorpo agglutinante gli eritrociti che è attivo solo a temperature sotto i 37 °C; ciò riflette la bassa affinità dell’anticorpo. Le emoagglutinine a freddo si ritrovano nell’uomo in seguito a infezioni da Micoplasma pneumoniae, ma più spesso come risultato di un processo linfoproliferativo; in questo caso esse sono monoclonali, originano cioè da un unico clone cellulare.
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