Cheratosi
Ispessimento localizzato dello strato corneo (strato superficiale dell’epidermide). Il termine “cheratosi” (o cheratoderma) designa qualunque proliferazione dello strato corneo, a prescindere dalla sua natura (calli e duroni sulle dita dei piedi, verruche e così via, classificati anche come ipercheratosi). Può indicare anche malattie ben precise, quali le cheratosi pilare, senile e solare.
Cheratosi pilare Colpisce soprattutto l’adolescente, sotto forma di piccoli rilievi rossastri, rugosi come croste, su braccia e cosce. Viene trattata con l’applicazione di farmaci cheratolitici a base di urea o acido salicilico.
Cheratosi senile e solare (o attinica) Si tratta di lesioni precancerose che si manifestano come piccoli rilievi un po’ rugosi, rosa, grigiastri o brunastri, che si estendono in superficie e sino a 2 cm di profondità, formando in tal caso un corno cutaneo.
La forma solare si sviluppa nei soggetti più giovani, molto esposti al sole nel corso degli anni.
Il trattamento consiste nella distruzione a basse temperature (crioterapia), mediante corrente elettrica (elettrocoagulazione), o con il laser ad anidride carbonica. La prevenzione delle forme attiniche (relative a radiazioni) si basa sulla protezione dai raggi solari.
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