Amplificatore di brillanza
Sistema che consente di trasformare un’ immagine ottica in un’immagine elettronica, impiegato per aumentare la luminosità e la precisione di un’immagine radioscopica.
Dagli anni cinquanta del Novecento è possibile amplificare un’immagine radioscopica registrata da una videocamera e trasmessa su uno schermo televisivo. L’amplificatore di brillanza migliora la qualità della radioscopia, consente di ridurre il dosaggio di raggi X e rappresenta un utile strumento per guidare diverse azioni mediche. Negli anni ottanta, le nuove generazioni di amplificatori di brillanza e di videocamere hanno consentito la produzione di immagini radioscopiche digitalizzate.
Tecnica
L’amplificatore è un tubo elettronico interposto tra due schermi e alimentato da tensione elettrica. Lo schermo di ingresso riceve l’immagine scarsamente illuminata dai raggi X, trasformandola in un flusso di elettroni all’interno del tubo. La tensione elettrica applicata al tubo accelera il moto degli elettroni, che investono il secondo schermo con un’energia supplementare. Lo schermo di uscita trasforma il flusso di elettroni in luce visibile, restituendo un’immagine molto più luminosa. L’immagine radioscopica viene quindi ritrasmessa su uno schermo televisivo.
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