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Come scegliere il tuo sport con racchetta

Tennis, paddle, badminton… scopri qual è lo sport giusto per te. Così, sfida dopo sfida, conquisti agilità e scioltezza

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Roger Federer ne porta con sé sempre 8. John McEnroe rompeva la sua regolarmente, Forrest Gump, nel celebre film trionfatore agli Oscar del 1995, aveva sempre con sé quella da ping-pong.

Che sia tennis, squash, badminton, paddle o altro ancora, con la racchetta si finisce inevitabilmente per sviluppare un rapporto speciale. I vantaggi assicurati da questi sport sono molti e riguardano l’agilità, la resistenza e le capacità coordinative oculo-manuali, utili in tante attività quotidiane.

C’è poi un’altra peculiarità in questi sport: dall’altra parte del campo c’è sempre un avversario che vuole vincere. «Per questo sono discipline amate in particolare dalle donne decise, determinate e attirate dal fatto di dover elaborare ogni volta una strategia per vincere il match», osserva Marcella Marcone, psicologa dello sport e co-autrice con Marco Mazzoni del libro Racchette e abitudini (Libreria dello Sport, 14,90 €).

Ogni disciplina, però ha le sue particolarità: sfoglia la gallery e scopri quella che fa al caso tuo!

PADDLE: giochi subito con chi è più bravo

Il paddle è un mix fra tennis e squash, che viene giocato soprattutto in doppio. Il campo è diviso da una rete e chiuso da pareti sul fondo e, parzialmente, sui lati dov’è possibile far rimbalzare la pallina.

La racchetta è piena, senza corde ma con piccoli fori, con un ampio ovale che ricorda i classici racchettoni da spiaggia. In un’ora ti fa percorrere circa 4 km a ritmo sostenuto, ma non solo: «Richiede un lavoro aerobico fatto di salti, scatti e torsioni, con il coinvolgimento soprattutto di gambe, braccia, spalle, addominali e dorsali», spiega Gustavo Spector, commissario tecnico della Nazionale italiana di paddle e responsabile della formazione per la Federazione.

«Dopo solo 3 lezioni puoi già arrivare a disputare una partita. Questo sport, oltre che divertente, è inclusivo, nel senso che possono giocare insieme principianti e praticanti di un livello più alto». Un aspetto che è utile sotto molti punti di vista, perché favorisce la crescita tecnica e rende più motivati.

Il costo medio di una lezione di paddle singola va dai 30 ai 40 € l’ora, ma è possibile frequentare anche lezioni di gruppo, che hanno ovviamente prezzi più bassi.

Info: federtennis.it/paddle

TENNIS: per andare sul “classico”

La più conosciuta delle discipline con la racchetta (un tempo in legno, ora in materiali ultraleggeri) prevede oggi di giocare il rovescio a due mani, favorendo così il lavoro di entrambe le braccia. Viene così archiviato una volta per tutte il luogo comune secondo cui il tennis sarebbe uno “sport asimmetrico”.

Lo conferma Michelangelo Dell’Edera, direttore tecnico dell’Istituto superiore di formazione “Roberto Lombardi” della Federtennis, a Roma: «Calciatori e nuotatori li riconosci dai quadricipiti e dalle spalle enormi, ma il tennista oggigiorno non lo riconosci mai, perché ha un fisico molto bilanciato».

Uno sport completo, quindi, che prevede un intenso lavoro aerobico, richiede coordinazione e stimola la concentrazione. Fai attenzione solo se hai problemi alle articolazioni.

Per iniziare a palleggiare in modo continuato bastano 4 lezioni singole di un’ora; dopo una ventina puoi già fare qualche partita e magari iscriverti a un torneo per principianti. «Per imparare velocemente è però fondamentale la continuità: il consiglio è quello di prendere lezioni a giorni alterni», suggerisce il nostro esperto.

I costi? Dai 20 ai 50 € l’ora; con le lezioni di gruppo invece il prezzo si abbassa.

Info: federtennis.it

SQUASH: per essere super in forma

Qui gli avversari giocano affiancati: nello squash, che in inglese significa “schiacciare”, non c’è infatti una rete, ma 4 pareti su cui bisogna far rimbalzare la pallina.

La racchetta è più lunga e senza ponte, con più spazio per le corde. Per l’impegno fisico richiesto, è una disciplina adatta a chi è già in forma.

 «Ci sono poche pause e si suda parecchio», conferma Marcus Berrett, commissario tecnico delle squadre nazionali italiane. «È una sorta di partita a scacchi a 180 bpm (battiti per minuto, ndr), una vera battaglia tattica ad altissima intensità fisica, in cui i giocatori “sentono” anche la reciproca fatica fisica sfiorandosi l’un l’altro. Inoltre, è uno sport che prevede diverse possibili strategie e sei tu che scegli su cosa puntare: gioco al volo, resistenza, velocità».

In tutti i casi richiede un lavoro intenso a tutto il corpo, con le gambe che risultano la parte più sollecitata per effetto dei continui scatti, affondi e piegamenti (motivo per cui lo stretching è un esercizio fondamentale prima e dopo la partita).

Un corso di 8 lezioni è sufficiente per capire bene le regole e la tecnica base. I prezzi si aggirano intorno ai 15-20 € per una lezione di mezz’ora.

Info: federsquash.it

BADMINTON: per bruciare tante calorie

È fra i primi 5 sport praticati nelle scuole medie e superiori italiane: con la racchetta si colpisce un volano (un cono composto da una base di sughero e 16 piume) che viaggia ben 6 volte più veloce di una pallina da tennis. Si gioca tutto al volo e questo costringe a continui cambi di ritmo, salti e andature diverse.

Risultato: un intenso allenamento total body, che ti fa bruciare fino 500 calorie all’ora. Ma non solo: una ricerca britannica ha infatti appurato che il 15% dei movimenti richiesti da un match di badminton è composto da affondi, perfetti per scolpire gambe e glutei.

«Senza dimenticare che questa disciplina offre una grande varietà di colpi, che la rendono a prova di noia. Richiede poi uno sviluppato acume tattico, utile anche nella vita di tutti i giorni perché affina le doti di problem solving», aggiunge Fabio Morino, direttore dell’area di formazione tecnica della Federazione italiana badminton.

Accessibile anche come costi: la racchetta parte dai 10 € e le lezioni di gruppo vanno dai 25 ai 50 € al mese.

Info: badmintonitalia.it

PING PONG: per tonificarti e migliorare i riflessi

Ci abbiamo giocato tutti almeno una volta, magari al bar della spiaggia. Sembra facile, ma in una partita di 75 minuti di medio livello i velocissimi scambi ti portano a bruciare fino a 400 calorie.

Qui la racchetta è un vero e proprio prolungamento della mano: piccola, con il telaio in legno. «Io ho la stessa, a cui sono molto affezionata, da ben dieci anni: cambio solo la gomma, che è fondamentale per controllare meglio gli effetti sulla pallina», spiega Sabrina Moretti, giocatrice in serie A con un passato in Nazionale.

Il ping pong richiede poi per quasi tutto il tempo una posizione di semi-squat, che fa lavorare molto le gambe e rassoda i glutei. Inoltre, gli scatti continui portano a sviluppare i riflessi e la coordinazione. E la concentrazione dev’essere sempre al massimo: «In questo sport ti confronti con più strumenti: racchetta, pallina, tavolo. L’occhio invia messaggi al cervello in modo rapido, braccia e gambe si muovono velocemente per cercare la pallina», spiega la nostra esperta.

Per iniziare ti basta avere a disposizione un tavolo e qualche amico da sfidare, ma per fare il salto di qualità ti serve qualche lezione (20 € l’ora la singola).

Info: fitet.org



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Articolo pubblicato sul n. 13 di Starbene in edicola dal 13/03/2018

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