SUMATRIPTAN TEVA 4CPR RIV100MG -Gravidanza e allattamento
Gravidanza Sono disponibili dati successivi all’immissione in commercio, relativi all’uso di sumatriptan durante il primo trimestre in più di 1000 donne. Sebbene questi dati contengano informazioni insufficienti per poter trarre conclusioni definitive, tali dati non indicano alcun aumento del rischio di difetti congeniti. L’esperienza con l’uso del sumatriptan nel secondo e terzo trimestre di gravidanza è limitata. La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non indica effetti teratogeni diretti né effetti nocivi sullo sviluppo peri– e post–natale. Comunque, la vitalità embriofetale può risultare influenzata nel coniglio (vedere il paragrafo 5.3). La somministrazione di sumatriptan va presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera qualsiasi possibile rischio per il feto. Allattamento È stato dimostrato che dopo somministrazione sottocutanea, il sumatriptan è escreto nel latte materno. L’esposizione del lattante può essere minimizzata evitando l’allattamento nelle 12 ore successive all’assunzione del medicinale ed eliminando il latte prodotto durante quel lasso di tempo.