REPAGLINIDE SAN 90CPR 1MG -Posologia
Repaglinide Sandoz deve essere somministrata prima dei pasti e va titolata individualmente, al fine di ottimizzare il controllo della glicemia. Oltre al normale automonitoraggio della glicemia e/o della glicosuria effettuato dal paziente stesso, il medico deve controllare periodicamente la glicemia per stabilire la dose minima efficace per ogni paziente. Per verificare la risposta terapeutica possono risultare validi anche i livelli di emoglobina glicosilata. È necessario un controllo periodico della glicemia per determinare una inadeguata riduzione dei livelli glicemici alla dose massima raccomandata (fallimento primario) e per determinare una perdita della capacità di abbassare adeguatamente la glicemia dopo un periodo iniziale di efficacia (fallimento secondario). La somministrazione a breve termine della repaglinide può essere sufficiente durante il periodo di perdita transitoria del controllo della glicemia nei pazienti con diabete tipo 2 normalmente ben controllati con la dieta. La repaglinide deve essere assunta subito prima dei pasti principali (somministrazione preprandiale). Le dosi vengono in genere assunte entro 15 minuti dall’inizio del pasto, orario che può variare da subito prima del pasto a 30 minuti prima (prima dei 2, 3 o 4 pasti quotidiani). I pazienti che saltano un pasto (o che ne consumano uno supplementare) devono essere istruiti affinché saltino (o aggiungano) una dose per quel pasto. In caso di uso concomitante con altri principi attivi, consultare i paragrafi 4.4 e 4.5 per stabilire il dosaggio. Dose iniziale Il dosaggio deve essere determinato dal medico in base alle esigenze del paziente. La dose iniziale raccomandata è di 0,5 mg. Tra le fasi di titolazione della dose devono trascorrere da una a due settimane circa (a seconda della risposta glicemica).Se i pazienti sono stati trasferiti da un altro ipoglicemizzante orale, la dose iniziale raccomandata è di 1 mg. Mantenimento La massima dose singola raccomandata è di 4 mg, da assumere con i pasti principali. La massima dose giornaliera complessiva non deve superare i 16 mg. Gruppi specifici di pazienti La repaglinide viene escreta principalmente per via biliare e l’escrezione non è pertanto influenzata dalle malattie renali. L’8% di una dose della repaglinide viene escreta attraverso i reni e la clearance plasmatica totale del prodotto medicinale risulta ridotta nei pazienti con compromissione renale. Poiché la sensibilità all’insulina è più elevata nei pazienti diabetici con compromissione renale, si raccomanda di prestare attenzione nella titolazione della dose in questi pazienti. Non sono stati effettuati studi clinici nei pazienti con più di 75 anni o nei soggetti con insufficienza epatica (vedere il paragrafo 4.4). L’uso della repaglinide non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni, a causa dell’insufficienza di dati sulla sicurezza e/o efficacia del medicinale. Nei pazienti debilitati o malnutriti la dose iniziale e quella di mantenimento devono essere conservative ed è necessaria un’attenta titolazione della dose, allo scopo di evitare reazioni ipoglicemiche. Pazienti trattati con altri ipoglicemizzanti orali (OHA) I pazienti trattati con altri ipoglicemizzanti orali possono essere trasferiti direttamente al trattamento con la repaglinide. Tuttavia non esiste un’esatta relazione di dosaggio tra la repaglinide e gli altri ipoglicemizzanti orali. La massima dose iniziale raccomandata per i pazienti che passano al trattamento con repaglinide è 1 mg, da assumere subito prima dei pasti principali. Quando la glicemia non è sufficientemente controllata con la sola metformina, la repaglinide può essere somministrata in associazione con la metformina. In questo caso il dosaggio della metformina deve essere mantenuto invariato e la repaglinide deve essere somministrata in concomitanza. La dose iniziale della repaglinide è di 0,5 mg, da assumere prima dei pasti principali; l’aggiustamento della posologia deve essere effettuato in base alla risposta glicemica, come per la monoterapia.