PEGASYSSC SIR 0,5ML 90MCG+AGO

ROCHE SpA

Principio attivo: INTERFERONE ALFA 2A PEGILATO

ATC: L03AB11 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
SOLUZIONE INIETTABILE
Presenza Lattosio: No lattosio
PEGASYS SC SIR 0,5ML 90MCG+AGO Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Epatite cronica B Pazienti adulti Pegasys è indicato per il trattamento dell’epatite cronica B (CHB), in pazienti adulti positivi o negativi per l’antigene dell’envelope (HBeAg)-, con malattia epatica compensata ed evidenza di replicazione virale, con livelli di alanina aminotrasferasi (ALT) aumentati e infiammazione e/o fibrosi epatica istologicamente confermata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Pazienti in età pediatrica di età uguale o superiore ai 3 anni Pegasys è indicato per il trattamento della CHB HBeAg-positiva in bambini e adolescenti non cirrotici di età uguale o superiore ai 3 anni con evidenza di replicazione virale e innalzamenti persistenti dei livelli sierici di ALT. Per quanto riguarda la decisione di iniziare il trattamento in pazienti in età pediatrica, vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1. Epatite cronica C: Pazienti adulti Pegasys è indicato in associazione con altri medicinali per il trattamento dell’epatite cronica C (CHC) in pazienti con malattia epatica compensata (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Per l’attività specifica per genotipo dell’epatite C (HCV), vedere paragrafi 4.2 e 5.1. Pazienti in età pediatrica dai 5 anni di età Pegasys, in associazione con ribavirina, è indicato per il trattamento della CHC in pazienti naÃ-ve, bambini e adolescenti dai 5 anni di età in su, positivi per HCV-RNA sierico. La decisione di iniziare un trattamento durante l’infanzia deve considerare l’inibizione della crescita indotta dalla terapia di associazione. La reversibilità dell’inibizione della crescita è incerta. La decisione di trattare o meno deve essere presa caso per caso (vedere paragrafo 4.4).

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. La somministrazione di Pegasys 180 mcg una volta alla settimana per 4 settimane in soggetti maschi sani non ha evidenziato alcun effetto sui profili farmacocinetici di mefentoina, dapsone, debrisochina e tolbutamide; ciò suggerisce che Pegasys non ha effetti sull’attività metabolica in vivo degli isoenzimi 3A4, 2C9, 2C19 e 2D6 del citocromo P450. Nello stesso studio, è stato osservato un aumento del 25% nell’AUC della teofillina (marker dell’attività del citocromo P450 1A2) e questo dimostra che Pegasys è un inibitore dell’attività del citocromo P450 1A2. Le concentrazioni sieriche di teofillina devono essere monitorate e occorre prevedere un appropriato aggiustamento della dose di teofillina in pazienti che assumono contemporaneamente teofillina e Pegasys. L’interazione tra teofillina e Pegasys è probabilmente massima dopo più di 4 settimane di terapia con Pegasys. Pazienti monoinfetti da virus HCV e pazienti monoinfetti da virus HBV In uno studio di farmacocinetica su 24 pazienti con infezione da HCV che ricevevano in concomitanza una terapia di mantenimento con metadone (dose mediana 95 mg; range 30 mg-150 mg), il trattamento con Pegasys 180 mcg s.c. una volta alla settimana per 4 settimane era associato a livelli medi di metadone che erano dal 10 al 15% più elevati rispetto al basale. Il significato clinico di questa condizione è sconosciuto; tuttavia i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni e sintomi di tossicità da metadone. Specialmente in pazienti ad alte dosi di metadone, si deve considerare il rischio di un allungamento dell’intervallo QT. La ribavirina, essendo dotata di un effetto inibitorio sull’inosina monofosfato deidrogenasi, può interferire con il metabolismo dell’azatioprina comportando possibilmente un accumulo di 6-metiltioinosina monofosfato (6-MTIMP), che è stato associato a mielotossicità in pazienti trattati con azatioprina. L’utilizzo di peginterferone alfa-2a e ribavirina in associazione ad azatioprina deve essere evitato. In casi singoli, dove il beneficio della somministrazione contemporanea di ribavirina e azatioprina supera i rischi potenziali, è raccomandato che venga effettuato uno stretto monitoraggio ematologico durante l’uso concomitante di azatioprina, per identificare i segni di mielotossicità; in questo caso il trattamento con questi medicinali deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4). I risultati da sottostudi di farmacocinetica dei trial pivotal di fase III non hanno dimostrato interazioni farmacocinetiche tra Pegasys e lamivudina in pazienti affetti da HBV o tra Pegasys e ribavirina in pazienti affetti da HCV. Uno studio clinico che ha valutato l’associazione di telbivudina 600 mg al giorno con interferone pegilato alfa-2a 180 mcg una volta alla settimana per via sottocutanea per il trattamento dell’HBV, indica che la combinazione è associata ad un aumentato rischio di sviluppare neuropatia periferica. Il meccanismo alla base di questi eventi non è noto; quindi la co-somministrazione di telbivudina e altri interferoni (pegilati o standard) può anche comportare un rischio eccessivo. Inoltre, il beneficio dell’associazione di telbivudina con interferone alfa (pegilato o standard) non è attualmente stabilito. Pertanto, la combinazione di Pegasys con telbivudina è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con coinfezione da HIV-HCV Non è stata osservata alcuna evidenza apparente di interazioni farmacologiche in 47 pazienti con coinfezione da HIV-HCV che hanno completato un sottostudio farmacocinetico della durata di 12 settimane allo scopo di esaminare l’effetto della ribavirina sulla fosforilazione intracellulare di alcuni inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (lamivudina e zidovudina o stavudina). Tuttavia, dato l’elevato grado di variabilità, gli intervalli di confidenza risultavano piuttosto ampi. L’esposizione plasmatica della ribavirina non sembrava influenzata dalla somministrazione concomitante degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI). La somministrazione concomitante di ribavirina e didanosina non è raccomandata. L’esposizione a didanosina o al suo metabolita attivo (dideossiadenosina 5’-trifosfato) aumenta in vitro in caso di somministrazione concomitante di ribavirina. In seguito all’uso di ribavirina, sono stati segnalati casi di insufficienza epatica fatale e di neuropatia periferica, pancreatite ed iperlattacidemia sintomatica/acidosi lattica. È stato riportato un peggioramento dell’anemia dovuto alla ribavirina quando la zidovudina è parte del regime utilizzato per trattare l’HIV, sebbene l’esatto meccanismo debba ancora essere chiarito. L’uso concomitante di ribavirina e zidovudina non è raccomandato a causa di un aumentato rischio di anemia (vedere paragrafo 4.4). Occorre prendere in considerazione la possibilità di sostituire la zidovudina in un regime di associazione alla terapia antiretrovirale se questo è già in corso. Questo è particolarmente importante in pazienti con anamnesi di anemia indotta da zidovudina.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Pegasys 90 mcg soluzione iniettabile in siringa preriempita Ciascuna siringa da 0,5 ml di soluzione contiene 90 mcg di peginterferone alfa-2a*. Pegasys 135 mcg soluzione iniettabile in siringa preriempita Ciascuna siringa da 0,5 ml di soluzione contiene 135 mcg di peginterferone alfa-2a*. Pegasys 180 mcg soluzione iniettabile in siringa preriempita Ciascuna siringa da 0,5 ml di soluzione contiene 180 mcg di peginterferone alfa-2a*. La dose indica la quantità di interferone alfa-2a, porzione del peginterferone alfa-2a senza considerare la pegilazione. *Il principio attivo, il peginterferone alfa-2a, è un coniugato covalente della proteina interferone alfa-2a prodotta attraverso la tecnica del DNA ricombinante nell’Escherichia coli e coniugata con bis-[monometossi polietilenglicole]. La potenza di questo medicinale non deve essere confrontata con quella di un’altra proteina pegilata o non-pegilata della stessa classe terapeutica. Per ulteriori informazioni, vedere paragrafo 5.1. Eccipiente con effetto noto: Alcool benzilico (10 mg/1 ml) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

ROCHE SpA

PEGASYSSC PEN 0,5ML 180MCG

PRINCIPIO ATTIVO: INTERFERONE ALFA 2A PEGILATO

PREZZO INDICATIVO:305,34 €

ROCHE SpA

PEGASYSSC SIR 0,5ML 135MCG+AG

PRINCIPIO ATTIVO: INTERFERONE ALFA 2A PEGILATO

PREZZO INDICATIVO:238,32 €

ROCHE SpA

PEGASYSSC SIR 0,5ML 180MCG+AG

PRINCIPIO ATTIVO: INTERFERONE ALFA 2A PEGILATO

PREZZO INDICATIVO:305,34 €