PACLITAXEL TEVA EV 25ML 6MG/ML -Effetti indesiderati
Salvo altrimenti specificato, quanto segue si riferisce al database sulla sicurezza complessiva di 812 pazienti con tumori solidi trattati con Paclitaxel in monoterapia nel corso di studi clinici. Poichè la popolazione affetta da SK è molto specifica, al termine di questo paragrafo è presentato un capitolo speciale basato su uno studio clinico con 107 pazienti.La frequenza e gravità degli effetti indesiderati, salvo altrimenti specificato, sono generalmente simili tra i pazienti che ricevono Paclitaxel per il trattamento del carcinoma ovarico, carcinoma mammario o CPNPC. Nessuno degli effetti tossici osservati è stato chiaramente influenzato dall’età. L’effetto indesiderato significativo più frequente era la mielosoppressione. Neutropenia grave (<500 cellule/mm³) si è verificata nel 28% dei pazienti, ma non era associata ad episodi febbrili. Solo l’1% dei pazienti ha manifestato neutropenia grave per ≥ 7 giorni. È stata segnalata trombocitopenia nell’11% dei pazienti. Il 3% dei pazienti presentava una conta piastrinica <50.000/mm³ al nadir, almeno una volta nel corso dello studio. Anemia è stata osservata nel 64% dei pazienti, risultando grave (Hb <5 mmol/l) solo nel 6% dei pazienti. Incidenza e gravità dell’anemia sono correlate ai livelli basali dell’emoglobina. Neurotossicità, principalmente neuropatia periferica, sembravano essere più frequenti e gravi con un’infusione di 3 ore di 175 mg/m² (85% neurotossicità, 15% grave) che con un’infusione di 24 ore di 135 mg/m² (25% neuropatia periferica, 3% grave) quando Paclitaxel era associato con cisplatino. Nei pazienti con CPNPC e nelle pazienti con carcinoma ovarico trattati con Paclitaxel nell’arco di 3 ore seguito da cisplatino, si manifesta un evidente incremento dell’incidenza di neurotossicità grave. Neuropatia periferica si può verificare dopo il primo ciclo e può peggiorare con l’aumento dell’esposizione a Paclitaxel. La neuropatia periferica è stata la causa dell’interruzione del trattamento con Paclitaxel in alcuni casi. I sintomi sensoriali solitamente sono migliorati o si sono risolti diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento con Paclitaxel. Neuropatie pre–esistenti provocate da terapie precedenti non costituiscono una controindicazione al trattamento con Paclitaxel. Artralgia o mialgia si sono manifestate nel 60% dei pazienti e sono state gravi nel 13% dei pazienti. Una reazione di ipersensibilità significativa con possibile esito fatale (definito come ipotensione che necessiti di terapia, angioedema, stress respiratorio che necessiti di trattamento con broncodilatatori o orticaria generalizzata) si è manifestata in due (<1%) pazienti. Il 34% dei pazienti (17% di tutti i cicli) ha manifestato reazioni di ipersensibilità minori. Queste reazioni minori, principalmente vampate ed eruzioni cutanee, non hanno reso necessario l’intervento terapeutico nè hanno impedito la prosecuzione della terapia con Paclitaxel. Reazioni al sito di iniezione durante la somministrazione endovenosa possono condurre a edema localizzato, dolore, eritema e indurimento; occasionalmente lo stravaso può causare cellulite. È stata segnalata abrasione e/o desquamazione cutanea a volte correlata a stravaso. Può anche verificarsi una depigmentazione della cute. La ricomparsa di reazioni cutanee nel sito di un precedente stravaso in seguito a somministrazione di paclitaxel in un sito differente, ossia "una recidiva", sono state segnalate raramente. Un trattamento specifico per le reazioni dovute a stravaso non è attualmente noto. In alcuni casi, la comparsa delle reazioni in corrispondenza della sede d’iniezione si è verificata durante un’infusione prolungata o ha avuto un ritardo da una settimana a dieci giorni. Sono stati riportati casi di coagulazione intravascolare disseminata (CID), spesso in associazione a sepsi o insufficienza multiorgano. In più dell’87% dei pazienti è stata osservata alopecia con insorgenza improvvisa. Si prevede una perdita pronunciata dei capelli, pari o superiore al 50%, per la maggior parte dei pazienti con esperienza di alopecia. La tabella di seguito elenca gli effetti indesiderati indipendentemente dalla gravità associati alla somministrazione di paclitaxel in monoterapia per infusione di tre ore nel trattamento di metastasi (286 pazienti trattati negli studi clinici con paclitaxel e 812 pazienti trattati nell’ambito di altri studi clinici) e quelli segnalati nella sorveglianza post–marketing (vedere*). La frequenza degli effetti indesiderati elencati di seguito è definita in modo convenzionale come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Infezioni e infestazioni: | Molto comune: infezione (principalmente infezioni del tratto urinario e delle vie respiratorie superiori, incluso herpes simplex, candidiasi orale, faringite, rinite), con casi segnalati ad esito fatale |
Comune: sindrome influenzale | |
Non comune: grave infezione, shock settico | |
Raro*: sepsi, polmonite, peritonite | |
Patologie del sistema emolinfopoietico: | Molto comune: mielosoppressione, grave neutropenia, anemia, trombocitopenia, grave leucopenia, sanguinamento |
Comune: febbre neutropenica | |
Non comune: grave anemia | |
Raro*: neutropenia febbrile | |
Molto raro*: leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplasica | |
Disturbi del sistema immunitario: | Molto comune: reazioni di ipersensibilità minori (principalmente rossore ed eruzioni cutanee) |
Non comune: ipersensibilità (ritardata), reazioni di ipersensibilità significative che richiedono terapia (per esempio ipotensione, edema angioneurotico, distress respiratorio, orticaria generalizzata, brividi, dolore dorsale, dolore toracico, tachicardia, dolore addominale, dolore agli arti, diaforesi ed ipertensione) | |
Raro*: reazioni anafilattiche | |
Molto raro*: shock anafilattico (inclusa l’ipersensibilità fatale) | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: | Molto comune*: anoressia |
Non comune: aumento di peso, perdita di peso | |
Non nota*: sindrome da lisi tumorale | |
Disturbi psichiatrici: | Molto raro*: stato confusionale |
Patologie del sistema nervoso: | Molto comune: neuropatia (principalmente periferica), parestesia, sonnolenza |
Comune: depressione, grave neuropatia (principalmente periferica), nervosismo, insonnia, pensieri anomali, ipocinesia, andatura anomala, ipoestesia, anomalie del gusto | |
Raro*: neuropatia motoria (con risultante debolezza distale minore) | |
Molto raro*: neuropatia autonomica (che determina ileo paralitico e ipotensione ortostatica), crisi di grande male, convulsioni, encefalopatia acuta, capogiri, atassia, cefalea | |
Patologie dell’occhio: | Non comune: occhi secchi, ambliopia, difetti del campo visivo |
Molto raro*: disturbi del nervo ottico e/o disturbi visivi (scotoma scintillante), in particolare in pazienti che hanno ricevuto dosi più elevate rispetto a quelle raccomandate | |
Non nota*: edema maculare, fotopsia, mosche volanti | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto: | Molto raro*: ototossicità , sordità neurosensoriale, tinnito, vertigini |
Patologie cardiache: | Comune: bradicardia, tachicardia, palpitazione, sincope |
Non comune: insufficienza cardiaca congestizia, infarto miocardico, blocco AV e sincope, cardiomiopatia, tachicardia ventricolare asintomatica, tachicardia con bigeminismo | |
Raro: insufficienza cardiaca | |
Molto raro*: fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare | |
Patologie vascolari: | Molto comune: ipotensione |
Comune: vasodilatazione (rossore) | |
Non comune: trombosi, ipertensione, tromboflebite | |
Molto raro*: shock | |
Non nota*: flebite | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: | Comune: epistassi Raro*: insufficienza respiratoria, embolia polmonare, fibrosi polmonare, polmonite interstiziale, dispnea, effusione pleurica Molto raro*: tosse, ipertensione polmonare |
Patologie gastrointestinali: | Molto comune: diarrea, vomito, nausea, infiammazione delle mucose, stomatite, dolore addominale |
Comune: bocca secca, ulcerazioni della bocca, melena, dispepsia | |
Raro*: ostruzione intestinale, perforazione intestinale, colite ischemica, pancreatite acuta | |
Molto raro*: trombosi mesenterica, colite pseudomembranosa, colite neutropenica, enterocolite necrotizzante, ascite, esofagite, costipazione | |
Patologie epatobiliari: | Molto raro*: necrosi epatica, encefalopatia epatica (entrambi con casi segnalati ad esito fatale) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: | Molto comune: alopecia |
Comune: alterazioni transitorie e modeste delle unghie e della cute, cute secca, acne | |
Non comune: alterazioni della pigmentazione delle unghie o discolarazione del letto ungueale | |
Raro*: prurito, eruzione cutanea, eritema | |
Molto raro*: Sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi (i pazienti in terapia devono proteggere dal sole mani e piedi), follicolite | |
Non nota*: scleroderma | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: | Molto comune: artralgia, mialgia |
Comune: dolore osseo, crampi alle gambe, miastenia, dolore dorsale | |
Non nota*: lupus eritematoso sistemico | |
Patologie renali e urinarie: | Comune: disuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: | Molto comune: astenia, dolore, edema anche periferico e facciale |
Comune: modeste reazioni nel sito d’iniezione (incluso edema localizzato, dolore, eritema, indurimento, dolorabilità, discolorazione o gonfiore cutaneo, stravaso occasionale, possono evolvere in cellulite e fibrosi cutanea e necrosi cutanea), dolore toracico, brividi | |
Raro*: piressia, disidratazione, astenia, edema, malessere | |
Esami diagnostici: | Comune: grave aumento delle transaminasi AST (SGOT), grave aumento della fosfatasi alcalina |
Non comune: grave aumento della bilirubina | |
Raro*: aumento della creatinina ematica |