NEORECORMON IV SC 1SIR 30000UI -Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza Sulla base dei risultati degli studi clinici che hanno coinvolto 1725 pazienti, si prevede che circa l’8% dei pazienti trattati con NeoRecormon sperimenti reazioni avverse. Pazienti anemici con insufficienza renale cronica La più frequente reazione avversa durante il trattamento con NeoRecormon è rappresentata da un aumento della pressione arteriosa o dall’aggravamento di uno stato ipertensivo preesistente, specialmente nei casi di aumento rapido del valore di ematocrito (vedere paragrafo 4.4). Crisi ipertensive accompagnate da sintomi analoghi a quelli dell’encefalopatia (ad es. mal di testa e stato confusionale, disturbi sensorio-motori - come disturbi della parola e della deambulazione - fino a convulsioni tonico-cloniche) possono anche insorgere in pazienti normotesi o ipotesi (vedere paragrafo 4.4). Possono verificarsi trombosi dello shunt in pazienti che hanno la tendenza all’ipotensione o le cui fistole arteriovenose presentano complicanze (ad es. stenosi, aneurismi), vedere paragrafo 4.4. In molti casi si osserva una riduzione del valore di ferritina sierica associata ad un incremento dell’ematocrito (vedere paragrafo 4.4). Inoltre, in casi isolati, sono stati osservati aumenti transitori dei livelli sierici di potassio e fosfato (vedere paragrafo 4.4). In casi isolati è stata riportata aplasia della serie rossa causata da anticorpi neutralizzanti anti eritropoietina, associata a terapia con NeoRecormon. Nel caso sia diagnosticata aplasia della serie rossa causata da anticorpi anti eritropoietina, la terapia con NeoRecormon deve essere interrotta e i pazienti non devono essere trattati con un’altra proteina eritropoietica (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 1 sottostante. Pazienti con tumori L’ipertensione e la cefalea correlati al trattamento con Epoetina beta, che possono essere trattati con farmaci, sono comuni (vedere paragrafo 4.4). In alcuni pazienti si è osservata una riduzione dei parametri sierici del ferro (vedere paragrafo 4.4). Gli studi clinici hanno mostrato una frequenza più elevata di eventi tromboembolici nei pazienti con tumore trattati con NeoRecormon rispetto ai pazienti dei gruppi di controllo trattati con placebo o non trattati. Nei pazienti trattati con NeoRecormon questa incidenza è del 7% rispetto al 4% nel gruppo di controllo; questo non è associato con nessun aumento della mortalità per eventi tromboembolici rispetto al gruppo di controllo. Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 2 sottostante. Pazienti in un programma di predonazione autologa di sangue Nei pazienti sottoposti ad un programma di predonazione autologa di sangue è stata riportata una incidenza di eventi tromboembolici lievemente superiore. Tuttavia non poteva essere stabilito un rapporto causale con la terapia con NeoRecormon. In studi controllati verso placebo, il deficit temporaneo di ferro è più pronunciato nel gruppo trattato con NeoRecormon rispetto al controllo (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 3 sottostante. Sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi tossica epidermica (TEN), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per la vita (vedere paragrafo 4.4). Classificazione degli eventi avversi Gli eventi avversi sono elencati secondo la classificazione MeDRA per sistemi e organi e per categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite mediante la seguente convenzione: molto comune (>1/10); comune (>1%, <10%); non comune (>0,1%, <1%); raro (>0,01%, <0,1%); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1: Reazioni avverse attribuite al trattamento con NeoRecormon in studi clinici controllati condotti su pazienti affetti da MRC
Classificazione sistemica organica | Reazione avversa al farmaco | Frequenza |
Patologie vascolari | Ipertensione Crisi ipertensive | Comune Non comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombosi dell’accesso vascolare Trombocitosi | Raro Molto raro |
Tabella 2: Reazioni avverse attribuite al trattamento con NeoRecormon in studi clinici controllati condotti su pazienti oncologici
Classificazione sistemica organica | Reazione avversa al farmaco | Frequenza |
Patologie vascolari | Ipertensione | Comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Eventi tromboembolici | Comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Comune |
Tabella 3: Reazioni avverse attribuite al trattamento con NeoRecormon in studi clinici controllati condotti su pazienti in un programma di predonazione autologa di sangue
Classificazione sistemica organica | Reazione avversa al farmaco | Frequenza |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Comune |
Bambini prematuri Una riduzione dei valori di ferritina sierica è molto comune (vedere paragrafo 4.4).
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sono state osservate raramente reazioni cutanee correlate al trattamento con epoetina beta, quali eruzione cutanea, prurito, orticaria o reazioni nella sede di iniezione. In casi molto rari, sono state osservate reazioni anafilattoidi correlate al trattamento con epoetina beta. Tuttavia, in studi clinici controllati non si è osservata una più elevata incidenza delle reazioni di ipersensibilità. In casi molti rari, in particolare all’inizio del trattamento, sono stati riportati sintomi di tipo influenzale correlati al trattamento con epoetina beta, quali febbre, brividi, mal di testa, dolore agli arti, malessere e/o dolore alle ossa. Queste reazioni erano di grado lieve o moderato e scomparivano nell’arco di un paio di ore o giorni. Dati provenienti da uno studio controllato con epoetina alfa o darbepoetina alfa, hanno riportato un’incidenza di ictus come comune.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa