NARCORAL 10CPR 50MG -Avvertenze e precauzioni
Epatotossicità: Dosi elevate o prolungate di NARCORAL possono provocare lesioni epatocellulari. Prima di prescrivere una terapia con NARCORAL, il medico dovrà valutare la presenza di lesioni o malattie epatiche subcliniche (v. “test di laboratorio”). NARCORAL è controindicato nelle epatiti acute o nelle insufficienze epatiche, ma anche nei pazienti con malattia epatica meno grave, o la cui anamnesi presenti episodi recenti di malattia epatica; l'opportunità della sua utilizzazione deve essere considerata con una estrema cautela in considerazione della sua potenziale epatotossicità. La prova della epatotossicità di NARCORAL non è stata evidenziata nel corso di specifici studi che prevedevano l'impiego del prodotto alle dosi raccomandate per il blocco degli oppiacei, e nei quali i cambiamenti dei livelli sierici degli enzimi epatici osservati erano simili a quelli presenti a livello di base nella popolazione studiata. Tuttavia il margine di separazione tra le dosi epatotossiche e quelle apparentemente sicure sembra essere di cinque volte o meno. Le prove della potenziale epatotossicità di NARCORAL provengono essenzialmente da uno studio controllato, con placebo, nel corso del quale NARCORAL è stato somministrato in soggetti obesi a dosi circa cinque volte superiori a quelle raccomandate per il blocco dei recettori degli oppiacei (300 mg/die). Cinque dei 26 pazienti trattati con NARCORAL nel corso di questo studio, hanno presentato aumenti della transaminasi sierica (con valori massimi della SGPT da 121 fino a ben 532, ovvero da 3 a 19 volte i loro valori basali) dopo tre-otto settimane di trattamento. Sebbene i pazienti in questione fossero in genere clinicamente asintomatici e i livelli di transaminasi di tutti i pazienti per i quali è stato possibile ottenere un controllo ritornavano (o si riavvicinavano) ai valori di base nel giro di qualche settimana, la non insorgenza di analoghi aumenti della transaminasi in alcuno dei 24 pazienti trattati con placebo nel corso dello stesso studio è una prova convincente del fatto che NARCORAL è direttamente epatotossico (e non, per esempio, causa di una reazione idiosincrasica). Questa conclusione sembra trovare conferma anche nei risultati di altri studi controllati verso placebo nei quali la somministrazione di dosi di NARCORAL, da una a due volte superiori alle dosi raccomandate per il blocco degli oppiacei, ha chiaramente indotto aumenti più frequenti e più significativi delle transaminasi sieriche rispetto al placebo; così come nell'aumento delle transaminasi in 3 su 9 pazienti affetti da morbo di Alzheimer trattati con NARCORAL (fino a 300 mg/die) per 5-8 settimane riportati nel corso di uno studio clinico aperto. Induzione indesiderata della crisi di astinenza: Per evitare il manifestarsi di una crisi di astinenza o l'aggravamento di una sindrome subclinica di astinenza preesistente, i pazienti non dovrebbero assumere oppiacei per un minimo di 7-10 giorni prima di iniziare la terapia con NARCORAL. Poiché la non evidenza di oppiacei nelle urine non è generalmente una prova sufficiente a dimostrare che il paziente sia disintossicato, si dovrà effettuare il test di naloxone (Narcan) per escludere la possibilità di provocare una crisi di astinenza a seguito della somministrazione di NARCORAL. Anche se NARCORAL è un potente antagonista con un effetto farmacologico prolungato (da 24 a 72 ore), il blocco dei recettori oppiacei è comunque sormontabile. Questo può essere utile nei pazienti che richiedono un trattamento analgesico. Tuttavia costituisce un rischio potenziale per gli individui che cercassero, da soli, di superare il blocco recettoriale assumendo dosi elevate di oppiacei esogeni. In effetti qualsiasi tentativo da parte del paziente di superare l'antagonismo assumendo oppiacei è molto pericoloso e può condurre ad una intossicazione fatale. Tale evento può insorgere in quanto la concentrazione plasmatica degli oppiacei, raggiunta immediatamente dopo una somministrazione acuta, può essere sufficiente per superare il blocco competitivo del recettore. Di conseguenza il paziente può trovarsi in breve tempo in pericolo di vita a causa della intossicazione da oppiacei (arresto respiratorio, collasso circolatorio). Inoltre anche quantità minime di oppiacei esogeni possono risultare pericolose se assunte secondo modalità e in quantità sufficienti da persistere nell'organismo più a lungo delle concentrazioni efficaci di naltrexone e dei suoi metaboliti (cioè dopo un periodo di tempo relativamente lungo dall'ultima assunzione di naltrexone). I pazienti devono essere informati delle gravi conseguenze di un tentativo di superare il blocco degli oppiacei (v. il capitolo: Informazioni ai pazienti). TOSSICODIPENDENZA E ABUSO DI DROGA NARCORAL è un antagonista puro degli oppiacei. Non induce dipendenza fisica o psichica. Non si conoscono casi di tolleranza all'effetto antagonista sugli oppiacei. Da usare sotto il diretto controllo del medico. Come intervenire quando è necessario superare il blocco da NARCORAL: In una situazione d'emergenza che richieda analgesia inducibile soltanto con oppiacei, la quantità di oppiacei necessaria potrà essere superiore alla norma e pertanto la depressione respiratoria che ne conseguirà potrà essere più profonda e più prolungata. I lavori clinici controllati non hanno consentito la messa a punto di alcun metodo per rendere reversibile l'eventuale sovradosaggio indotto. Di conseguenza, in tali circostanze si dovrà preferire un analgesico ad azione rapida che minimizzi la depressione respiratoria. La quantità di analgesico somministrato dovrà essere calcolata in funzione delle necessità del singolo paziente. Possono inoltre verificarsi effetti collaterali non mediati dai recettori oppiacei (per esempio: edema facciale, prurito, eritema generalizzato) probabilmente attribuibili a liberazione di istamina. Indipendentemente dal farmaco prescelto per far regredire il blocco indotto da NARCORAL, il paziente dovrebbe essere seguito attentamente da personale addestrato e in ambiente ospedaliero. Come intervenire quando NARCORAL provoca accidentalmente una crisi di astinenza: Sono stati riferiti casi di gravi sindromi di astinenza provocate da ingestione accidentale di NARCORAL in individui tossicodipendenti da oppiacei. I sintomi sono generalmente comparsi entro cinque minuti dall'assunzione di NARCORAL e sono durati in alcuni casi fino a 48 ore. Si sono manifestate alterazioni dello stato mentale come confusione, sonnolenza e allucinazioni visive. Per compensare le perdite idriche dovute a vomito e diarrea si è resa necessaria la somministrazione di fluidi per via endovenosa. In tutti i casi i pazienti sono stati seguiti attentamente ed è stata instaurata una idonea terapia per far fronte alle esigenze individuali. INFORMAZIONI AI PAZIENTI: E' consigliabile che il medico fornisca le seguenti informazioni ai pazienti a cui prescrive NARCORAL: "Le ho prescritto NARCORAL nell'ambito della terapia globale per il trattamento della sua farmacodipendenza. Dovrebbe portare con sé un documento che segnali al personale medico il fatto che lei sta seguendo una terapia con NARCORAL; il suo medico le potrà fornire un tesserino che potrà servirle a questo scopo. Se porterà con sé tale tesserino, avrà la sicurezza di venire curato adeguatamente in caso d'urgenza. Se avrà bisogno di cure mediche, non dimentichi di informare il medico curante che sta seguendo una terapia con NARCORAL. Per l'assunzione di NARCORAL dovrà attenersi alle istruzioni del suo medico. Se cercherà di autosomministrarsi eroina o qualsiasi altra droga oppiacea, in piccole dosi, non avvertirà alcun effetto euforizzante. Ma - e questo è molto importante - se cercherà di autosomministrarsi dosi elevate di eroina o di qualsiasi altro narcotico potrà morire o subirne un grave danno, per esempio, entrare in coma". Test di laboratorio: Prima di iniziare una terapia con NARCORAL e in seguito periodicamente, si dovranno eseguire analisi di laboratorio per individuare eventuali lesioni epatiche (v. “Epatotossicità”). E' fondamentale sottoporre periodicamente i pazienti ad idonee analisi cliniche dopo l'inizio della terapia per individuare il più precocemente possibile un eventuale danno epatico indotto da NARCORAL. Durante i primi sei mesi si raccomandano esami mensili, con l'impiego degli idonei test per l'identificazione di eventuali danni epatici. In seguito ci si affiderà al giudizio clinico per stabilire la frequenza dei controlli di laboratorio. Uso pediatrico: Non è stato stabilito se NARCORAL possa essere somministrato senza rischi a soggetti minori di 18 anni. Tenere fuori dalla portata dei bambini.