LEVOFLOXACINA ARI 5CPR 250MG -Avvertenze e precauzioni
Nei casi più gravi di polmonite pneumococcica la terapia con levofloxacina potrebbe non essere considerata il trattamento ottimale. Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere una terapia di associazione. Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) Levofloxacina non è efficace contro le infezioni causate da MRSA (vedere paragrafo 5.1). Nelle infezioni, la causa delle quali si sospetta essere MRSA, levofloxacina deve essere usata in associazione con un farmaco approvato per il trattamento delle infezioni da MRSA. Tendinite e rottura del tendine Raramente potrebbe manifestarsi tendinite, la quale interessa più frequentemente il tendine di Achille e potrebbe provocarne la rottura. Il rischio di tendinite e rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani e nei pazienti che assumono corticosteroidi. Qualora venga loro prescritta levofloxacina, questi pazienti devono essere pertanto attentamente monitorati. Tutti i pazienti devono consultare il proprio medico curante se accusano sintomi di una tendinite. Se si sospetta una tendinite, il trattamento con levofloxacina deve essere sospeso immediatamente e deve essere iniziato un trattamento adeguato del tendine coinvolto (ad esempio immobilizzazione). Malattia da Clostridium difficile Se durante o dopo la terapia con levofloxacina si manifesta diarrea, in particolare in forma grave, persistente e/o con sanguinamento, potrebbe essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la forma più grave della quale è la colite pseudomembranosa. Se si sospetta colite pseudomembranosa, la terapia con Levofloxacina Angenerico compresse deve essere immediatamente sospesa e il paziente deve essere trattato immediatamente con misure di supporto e/o con una terapia specifica (ad esempio vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati. Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi Levofloxacina è controindicata nei pazienti con un’anamnesi di epilessia e, come per altri chinoloni, deve essere usata con estrema cautela nei pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come nel caso di pazienti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale e di trattamento concomitante con fenbufene e farmaci antinfiammatori non steroidei simili o con medicinali che riducono la soglia convulsiva cerebrale, come teofillina (vedere paragrafo 4.5). In caso di crisi convulsive il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto. Pazienti con deficit di G–6–fosfato–deidrogenasi Pazienti con difetti latenti o evidenti nell’attività della glucosio–6–fosfato–deidrogenasi possono essere predisposti a manifestare reazioni emolitiche quando vengono trattati con agenti antibatterici chinolonici; in questi pazienti la terapia con levofloxacina deve pertanto essere usata con cautela. Pazienti con compromissione della funzionalità renale Poiché levofloxacina viene escreta principalmente dai reni, nei pazienti con compromissione della funzionalità renale la dose di levofloxacina deve essere aggiustata (vedere paragrafo 4.2). Reazioni di ipersensibilità Occasionalmente, dopo la somministrazione della dose iniziale, levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità serie e potenzialmente fatali (da angioedema fino a shock anafilattico – vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico curante o un medico del pronto soccorso, che adotterà le opportune misure di emergenza. Ipoglicemia Come con tutti i chinoloni, è stata segnalata ipoglicemia, in genere nei pazienti diabetici che ricevono un trattamento concomitante con un agente ipoglicemizzante orale (ad esempio glibenclamide) o con insulina. In questi pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.8). Prevenzione della fotosensibilità Sebbene la fotosensibilità si verifichi molto raramente in corso di trattamento con levofloxacina, allo scopo di prevenirla si raccomanda che i pazienti non si espongano inutilmente alla luce solare intensa né a quella artificiale dei raggi UV (ad esempio lampade abbronzanti, solarium). Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K A causa di un possibile aumento dei valori dei parametri di coagulazione (PT/INR) e/o del sanguinamento nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad esempio warfarina), quando questi medicinali vengono somministrati in concomitanza i parametri di coagulazione devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5). Reazioni psicotiche Nei pazienti in trattamento con chinoloni, compresa levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. In casi molto rari queste sono degenerate in pensieri suicidi e comportamenti autolesionisti – a volte anche dopo una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, levofloxacina deve essere sospesa e devono essere istituite misure appropriate. Si raccomanda cautela quando levofloxacina deve essere utilizzata in pazienti psicotici o in pazienti con un’anamnesi di malattie psichiatriche. Disturbi cardiaci Si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa la levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, come ad esempio: – sindrome congenita dell’intervallo QT prolungato; – uso concomitante di medicinali noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici); – squilibri elettrolitici (ad esempio ipopotassiemia, ipomagnesemia); – anziani; – patologie cardiache (es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia) (vedere ai paragrafi 4.2 Dosaggio nei pazienti anziani, 4.5, 4.8 e 4.9). Neuropatia periferica Nei pazienti in trattamento con fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, è stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che può insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi di neuropatia, il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto, allo scopo di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile. Oppiacei Nei pazienti trattati con levofloxacina la determinazione degli oppiacei nelle urine potrebbe determinare risultati falsi–positivi. Potrebbe essere necessario confermare la positività agli oppiacei con metodi più specifici. Patologie epatobiliari Con levofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica che possono degenerare fino a insufficienza epatica potenzialmente fatale, in prevalenza nei pazienti con gravi malattie preesistenti, ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti affinché interrompano il trattamento e contattino il proprio medico curante qualora sviluppino segni e sintomi di una malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolorabilità addominale. Lattosio Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficienza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo farmaco. Miastenia Nei pazienti affetti da miastenia levofloxacina deve essere usata con cautela (vedere paragrafo 4.8).