AMALESS 56CPR DISP 50MG -Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati per le indicazioni epilessia e disturbo bipolare si basano sui dati disponibili da studi clinici controllati e altre esperienze cliniche e sono elencati nella tabella sotto. Le categorie di frequenza sono derivate da studi clinici controllati (monoterapia nell’epilessia (identificata con †) e nel disturbo bipolare (identificato con §)). Laddove le categorie di frequenza differiscono tra i dati degli studi clinici sull’epilessia e sul disturbo bipolare viene mostrata la frequenza più conservativa. Tuttavia, laddove non sono disponibili dati provenienti da studi clinici, le categorie di frequenza sono state ottenute da altre esperienze cliniche. Per la classificazione degli effetti indesiderati è stata adottata la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classe per organi e sistemi | Evento avverso | Frequenza |
Patologie del sistema emolinfopoietico | anomalie ematologiche¹ incluse neutropenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, anemia aplastica, agranulocitosi, linfoistiocitosi emofagocitica (HLH). | Molto raro |
Linfadenopatia ¹ | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | sindrome di ipersensibilità ² (inclusi sintomi come febbre, linfadenopatia, edema facciale, anomalie ematologiche ed epatiche, coagulazione intravascolare disseminata, insufficienza multiorgano). | Molto raro |
Ipogammaglobulinemia | Non nota |
Disturbi psichiatrici | Aggressività, irritabilità | Comune |
confusione, allucinazioni, tic | Molto raro | Incubi | Non nota |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea § | Molto comune |
Sonnolenza †§, capogiri †§, tremore †, insonnia † agitazione§ | Comune |
Atassia† | Non comune |
Nistagmo† | Raro |
Instabilità, disturbi della motilità, peggioramento della malattia di Parkinson ³, effetti extrapiramidali, coreoatetosi†, aumento nella frequenza delle crisi convulsive | Molto raro |
Meningite asettica (vedere paragrafo 4.4) | Raro |
Patologie dell’occhio | Diplopia†, visione offuscata † | Non comune |
Congiuntivite | Raro |
Patologie gastrointestinali | Nausea†, vomito†, diarrea†, bocca secca§ | Comune |
Patologie epatobiliari: | Insufficienza epatica, disfunzione epatica 4, incremento nei valori degli esami di funzionalità epatica | Molto raro |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea 5†§ | Molto comune |
Sindrome di Stevens - Johnson § | Raro |
Necrolisi Epidermica Tossica Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici | Molto raro |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia§ | Comune |
Reazioni lupus-simili | Molto raro |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Stanchezza †, dolore§, mal di schiena § | Comune |
Descrizione di alcune reazioni avverse ¹Le anomalie ematologiche e la linfadenopatia possono essere associate o meno a una sindrome di ipersensibilità (vedere Disturbi del sistema immunitario). ²Eruzione cutanea è stata anche segnalata nel contesto di una sindrome di ipersensibilità associata a un insieme variabile di sintomi sistemici, quali febbre, linfadenopatia, edema facciale, alterazioni dei parametri ematologici ed epatici. Questa sindrome si presenta con un ampio spettro di gravità clinica e può, raramente, portare a coagulazione intravascolare disseminata e insufficienza multiorgano. È importante osservare che manifestazioni precoci di ipersensibilità (ad esempio febbre, linfadenopatia) si possono verificare anche senza alcuna evidenza di eruzione cutanea. Se tali segni/sintomi dovessero manifestarsi, il paziente deve essere immediatamente valutato e lamotrigina sospesa fino a quando non sia stato possibile stabilire una eziologia alternativa. ³Questi effetti sono stati segnalati durante altre esperienze cliniche. È stato segnalato che lamotrigina può peggiorare i sintomi parkinsoniani in pazienti con preesistente malattia di Parkinson e sono stati riportati casi isolati di effetti extrapiramidali e di coreoatetosi in pazienti senza questa patologia di base.
4La disfunzione epatica generalmente compare in associazione con reazioni di ipersensibilità, ma sono stati segnalati casi isolati senza segni evidenti di ipersensibilità.
5Negli studi clinici negli adulti, si sono verificate eruzioni cutanee fino a 8-12% dei pazienti che assumevano lamotrigina e nel 5-6% dei pazienti che assumevano placebo. Le eruzioni cutanee hanno determinato l’interruzione del trattamento con lamotrigina nel 2% dei pazienti. L’eruzione cutanea, che normalmente si presenta come maculopapulare, appare generalmente entro otto settimane dall’inizio del trattamento e si risolve con la sospensione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.4). Sono state segnalate eruzioni cutanee gravi, potenzialmente pericolose per la vita, comprese la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Sebbene nella maggioranza dei pazienti queste reazioni regrediscano con la sospensione del trattamento con lamotrigina, in alcuni casi possono residuare cicatrici permanenti e vi sono stati rari casi associati a esito fatale (vedere paragrafo 4.4). Il rischio complessivo di eruzione cutanea appare fortemente associato a: - elevate dosi iniziali di lamotrigina, che superino la posologia a incrementi successivi raccomandata nella terapia con lamotrigina (vedere paragrafo 4.2); - uso concomitante di valproato (vedere paragrafo 4.2). Eruzione cutanea è stata anche segnalata come parte di una sindrome di ipersensibilità associata ad un quadro clinico variabile di sintomi sistemici (vedere Disturbi del sistema immunitario). Ci sono state segnalazioni di diminuzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture nei pazienti in terapia a lungo termine con lamotrigina. Non è stato identificato il meccanismo mediante il quale lamotrigina influisce sul metabolismo osseo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.