KIOVIG EV FL 25ML 100MG/ML -Posologia
La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata da un medico con esperienza nel trattamento dell’immunodeficienza. Posologia La dose e lo schema posologico dipendono dall’indicazione.In terapia sostitutiva, la dose deve essere adattata alle esigenze specifiche di ciascun paziente, le quali sono dettate dalla farmacocinetica e dalla risposta clinica. La dose basata sul peso corporeo può richiedere un aggiustamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso. Gli schemi posologici descritti di seguito sono forniti come linea guida. Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria Lo schema posologico deve raggiungere una concentrazione minima di IgG (misurata prima della successiva infusione) di almeno 5-6 g/L. Sono necessari da tre a sei mesi dall’inizio della terapia perché si raggiunga l’equilibrio (livelli di IgG allo stato stazionario). La dose iniziale consigliata è di 0,4-O,8 g/kg in somministrazione unica, seguita da almeno 0,2 g/kg ogni tre-quattro settimane. La dose necessaria per raggiungere una concentrazione minima di 5-6 g/L è dell’ordine di 0,2-0,8 g/kg/mese. L’intervallo tra le dosi dopo il raggiungimento dello stato stazionario varia da 3 a 4 settimane. È necessario misurare e valutare le concentrazioni minime di IgG insieme all’incidenza di infezione. Per ridurre la frequenza di infezioni batteriche, può essere necessario aumentare la dose e raggiungere concentrazioni minime più elevate. Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, che non hanno risposto all’antibioticoterapia profilattica; ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococco; AIDS congenito e infezioni batteriche ricorrenti . La dose consigliata è di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. Immunodeficienze secondarie (come definite nel paragrafo 4.1.) La dose raccomandata è di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. I livelli minimi di IgG devono essere misurati e valutati unitamente all’incidenza di infezioni. Se necessario il dosaggio deve essere modificato per ottenereuna protezione ottimale contro le infezioni, potrebbe essere necessario un aumento del dosaggio in pazienti con infezione persistente; una riduzione del dosaggio può essere presa in considerazione quando il paziente rimane libero da infezione. Ipogammaglobulinemia in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche La dose consigliata è di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. Le concentrazioni minime devono essere mantenute superiori a 5 g/l. Trombocitopenia immune primaria Esistono due tipi di regimi di trattamento alternativi: • 0,8-1 g/kg somministrato il giorno 1; questa dose può essere ripetuta ogni 3 giorni; • 0,4 g/kg ogni giorno per due-cinque giorni. Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidiva. Sindrome di Guillain Barré 0,4 g/kg/dì per 5 giorni (possibile ripetizione del dosaggio in caso di recidiva). Malattia di Kawasaki Somministrare 2 g/kg in dose singola. È necessario trattare contemporaneamente i pazienti con acido acetilsalicilico. Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) Dose iniziale: 2 g/kg suddivisa in 2-5 giorni consecutivi Dosi di mantenimento: 1 g/kg in 1-2 giorni consecutivi ogni 3 settimane. L’effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se non si osserva alcun effetto dopo 6 mesi, il trattamento deve essere interrotto. Se il trattamento è efficace, la somministrazione a lungo termine deve essere soggetta alla discrezione del medico in base alla risposta del paziente e alla risposta di mantenimento. È possibile che il dosaggio e gli intervalli debbano essere adattati in base al decorso individuale della malattia. Neuropatia motoria multifocale (MMN) Dose iniziale: 2 g/kg somministrata per 2-5 giorni consecutivi. Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane o 2 g/kg ogni 4-8 settimane L’effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento deve essere interrotto. Se il trattamento è efficace, un trattamento a lungo termine deve essere soggetto alla discrezione del medico in base alla risposta del paziente e alla risposta di mantenimento. La dose e gli intervalli potrebbero richiedere un adattamento in base al decorso individuale della malattia Le dosi raccomandate sono riepilogate nella tabella che segue:
Indicazione | Dose | Frequenza delle iniezioni |
Terapia sostitutiva in sindromi da immunodeficienza primaria | dose iniziale: 0,4-0,8 g/kg | ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l |
dose di mantenimento: 0,2-0,8 g/kg | ||
Terapia sostitutiva in sindromi da immunodeficienza secondaria | 0,2-0,4 g/kg | ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l |
AIDS congenito | 0,2-0,4 g/kg | ogni 3-4 settimane |
Ipogammaglobulinemia (< 4 g/l) in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche | 0,2-0,4 g/kg | ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG superiore a 5 g/l |
Immunomodulazione: | ||
Trombocitopenia immune primaria | 0,8-1 g/kg oppure 0,4 g/kg/dì | giorno 1, con possibilità di ripetizione una volta entro 3 giorni per 2-5 giorni |
Sindrome di Guillain Barré | 0,4 g/kg/dì | per 5 giorni |
Malattia di Kawasaki | 2 g/kg | in una sola dose in associazione con acido acetilsalicilico |
Poliradicoloneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) | dose iniziale: 2 g/kg | in dosi frazionate nell’ arco di 2-5 giorni ogni 3 settimane nell’ arco di 1-2 giorni |
dose di mantenimento: 1 g/kg | ||
Neuropatia motoria multifocale (MMN) | dose iniziale:2 g/kg | somministrata nell’arco di 2-5 giorni ogni 2-4 settimane o ogni 4-8 settimane nell’arco di2-5 giorni |
dose di mantenimento: 1 g/kg o 2 g/kg |