FUROSEMIDE TEVA 30CPR 25MG -Effetti indesiderati
Le frequenze sono derivate da dati di letteratura relativi a studi in cui la furosemide è stata utilizzata in un totale di 1387 pazienti, a qualsiasi dosaggio e in qualsiasi indicazione. Quando la categoria di frequenza per la stessa reazione avversa era diversa, è stata selezionata la categoria di frequenza più alta. Elenco delle reazioni avverse La frequenza delle reazioni avverse è riportata utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico Comune: emoconcentrazione. Non comune: trombocitopenia. Raro: leucopenia, eosinofilia. Molto raro: anemia aplastica, agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario Raro: reazione anafilattica o anafilattoide (per esempio con shock anafilattico). Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune: squilibrio elettrolitico* (compreso quello sintomatico); disidratazione e ipovolemia specialmente in pazienti anziani. Comune: iponatremia, ipocloremia, ipokaliemia, ipercolesterolemia, iperuricemia e gotta. Non comune: ipoproteinemia (per esempio nella sindrome nefrosica), tetania, tolleranza al glucosio alterata, manifestazione clinica di un diabete mellito latente. Non nota: ipocalcemia, ipomagnesiemia, alcalosi metabolica, pseudo–sindrome di Bartter nel contesto di un abuso e/o di un uso a lungo termine di furosemide. *L’insorgenza di alterazioni elettrolitiche è influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti (vedere sez. 4.5) e l’alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio. Disturbi psichiatrici Non comune: stato confusionale. Patologie del sistema nervoso Comune: encefalopatia epatica in pazienti con insufficienza epatica. Non comune: sonnolenza, cefalea. Raro: parestesia. Non nota: capogiro, sincope e perdita di coscienza (dovuti a ipotensione), alterazione dell’attenzione, stazione eretta difficoltosa. Patologie dell’occhio Non comune: compromissione della visione. Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune: disturbo dell’udito solitamente transitorio, specialmente in pazienti con insufficienza nella funzione renale, sordità (talvolta irreversibile), vertigine. Molto Raro: tinnito. Patologie cardiache Non comune: aritmia. Patologie vascolari Molto comune: pressione arteriosa ridotta compresa ipotensione ortostatica. Raro: vasculite. Non nota: trombosi. Patologie gastrointestinali Non comune: bocca secca, nausea, disturbo della motilità gastrointestinale. Raro: vomito, diarrea. Molto raro: pancreatite acuta. Patologie epatobiliari Molto raro: colestasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: orticaria, prurito, eruzione cutanea, porpora, dermatite bollosa, eritema multiforme, pemfigoide, dermatite esfoliativa, reazione di fotosensibilità. Non nota: sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi tossica epidermica (TEN), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome di DRESS). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: spasmi muscolari, tetania, debolezza muscolare. Non nota: rabdomiolisi (spesso nel contesto di una grave ipopotassiemia – vedere paragrafo 4.3), aggravamento o attivazione di Lupus eritematoso sistemico. Patologie renali e urinarie Comune: poliuria. Raro: nefrite tubulointerstiziale. Non nota: ritenzione di urina (con possibili complicanze in pazienti con ipertrofia prostatica, stenosi dell’uretra o difficoltà di svuotamento vescicale); nefrocalcinosi/nefrolitiasi (in neonati pre–termine trattati con furosemide); insufficienza nella funzione renale. Patologie congenite, familiari e genetiche Non nota: aumento del rischio di persistenza del dotto arterioso pervio quando la furosemide viene somministrata a neonati prematuri durante le prime settimane di vita. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: stanchezza. Raro: piressia. Non nota: astenia, sete aumentata. Esami diagnostici Molto comune: creatinina ematica aumentata e trigliceridi ematici aumentati. Comune: colesterolo ematico aumentato. Molto raro: transaminasi aumentate. Non nota: urea ematica aumentata, cloruro urinario aumentato, sodio urinario aumentato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avverse.