CITALOPRAM MY 14CPR RIV40MG -Interazioni
Interazioni farmacodinaliche A livello farmacodinamico, sono stati riportati casi di sindrome serotoninergica con citalopram, moclobemide e buspirone. Associazioni controindicate Inibitori della monoamina–ossidasi (MAO– inibitori) L’uso contemporaneo di citalopram e MAO–inibitori può provocare gravi effetti indesiderati, inclusa la sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.3). Sono stati riferiti casi di reazioni gravi, e talvolta fatali, in pazienti sottoposti ad un trattamento con SSRI associato ad un inibitore delle monoammino ossidasi (MAO), compresi la selegilina, un IMAO irreversibile, la linezolide, un IMAO reversibile e la moclobemide, ed in pazienti che avevano recentemente interrotto il trattamento con un SSRI ed avevano iniziato la terapia con un IMAO. Alcuni casi si presentavano con caratteristiche simili a quelle della sindrome serotoninergica. I sintomi di un’interazione di una sostanza attiva con un I–MAO includono: agitazione, tremore, mioclono ed ipertermia. Prolungamento dell’intervallo QT Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e farmacodinamica sull’associazione tra citalopram e altri medicinali che prolungano l’intervallo QT. Non può essere escluso un effetto additivo di citalopram con tali medicinali. Di conseguenza è controindicata la co–somministrazione di citalopram con medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici (come derivati fenotiazinici, pimozide, aloperidolo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (come sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (astemizolo, mizolastina), etc. Pimozide La co–somministrazione di una singola dose di pimozide di 2 mg a soggetti trattati con miscela racemica di citalopram 40 mg/die per 11 giorni ha provocato un aumento dell’AUC e della Cmax della pimozide sebbene non in modo consistente nel corso dello studio. La co–somministrazione della pimozide e citalopram ha portato ad un aumento della media dell’intervallo QTc di circa 10 msec. A causa di questa interazione, rilevata ad un basso dosaggio di pimozide, la somministrazione contemporanea di citalopram e pimozide e controindicata. Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) La somministrazione simultanea di citalopram e MAO–inibitori può portare ad effetti indesiderati gravi, inclusa la sindrome serotoninergica (vedere Paragrafo 4.3). Casi di reazioni gravi e a volte fatali sono stati riportati in pazienti in trattamento con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) in combinazione con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), incluso l’IMAO irreversibile selettivo selegilina, gli IMAO reversibili selettivi linezolid e moclobemide, ed in pazienti che hanno recentemente interrotto il trattamento con un SSRI ed iniziato la terapia con un MAO–inibitore. Alcuni casi si presentano con caratteristiche simili a quelle di una sindrome serotoninergica. I sintomi di un’interazione con IMAO comprendono: agitazione, tremore, mioclono e ipertermia. Combinazioni che richiedono precauzioni per l’uso Selegilina (MAO–B inibitore selettivo) Uno studio sull’interazione farmacocinetica/farmacodinamica con la somministrazione concomitante di citalopram (20 mg al giorno) e selegilina (10 mg al giorno), un MAO–B inibitore selettivo, non ha dimostrato interazioni clinicamente rilevanti. L’uso concomitante di citalopram e selegilina (in dosaggi superiori a 10 mg al giorno) è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Medicinali serotoninergici L’associazione con medicinali serotoninergici (ad es.: tramadolo, triptofano, ossitriptano, sumatriptan ed altri triptani) può portare ad un potenziamento degli effetti associati al 5–HT. In combinazione con i triptani esiste il rischio potenziale di vasocostrizione coronarica ed anche di ipertensione. Finché non saranno disponibili ulteriori informazioni, l’uso simultaneo di citalopram e dei 5–HT agonisti, come il sumatriptan e gli altri triptani è controindicato (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Litio e triptofano Non è stata rilevata alcuna interazione farmacodinamica negli studi clinici durante i quali il citalopram è stato somministrato in concomitanza con il litio. Tuttavia sono stati segnalati effetti più marcati quando gli SSRI vengono somministrati in associazione con litio o il triptofano e pertanto l’uso concomitante con questi medicinali deve essere intrapreso con cautela. Monitoraggi di routine dei livelli di litio devono essere effettuati normalmente. Erba di S. Giovanni Possono verificarsi interazioni dinamiche tra SSRI e le preparazioni erboristiche contenenti l’Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) che possono portare ad un’aumentata incidenza degli effetti indesiderati (vedere 4.4). Le interazioni farmacocinetiche non sono state studiate. Emorragia Si richiede cautela con i pazienti che vengono trattati simultaneamente con anticoagulanti, medicinali che influiscono sulla funzione delle piastrine, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), l’acido acetilsalicilico, dipiridamolo, ticlopidina ed altri medicinali (ad esempio antipsicotici atipici) che possono aumentare il rischio di emorragia (vedere 4.4). ECT (Terapia elettroconvulsiva) Non ci sono studi clinici che dimostrino i rischi o i benefici dell’uso combinato della terapia elettroconvulsiva (ECT) ed il citalopram (vedere paragrafo 4.4). Alcool Non sono state dimostrate interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra citalopram ed alcool. Tuttavia l’associazione tra alcool e citalopram è sconsigliabile. Medicinali che inducono ipokaliemia/ipomagnesiemia Si richiede cautela per l’uso concomitante di prodotti medicinali che inducono ipokaliemia / ipomagnesiemia poiché queste condizioni aumentano il rischio di aritmie maligne (vedere paragrafo 4.4). Medicinali che abbassano la soglia degli attacchi epilettici Gli SSRI possono abbassare la soglia convulsiva. È richiesta cautela nell’utilizzo contemporaneo di altri medicinali in grado di abbassare la soglia convulsiva (per es antidepressivi SSRI, neurolettici, tioxanteni e butirrofenoni, meflochina, bupropione e tramadolo). Interazioni farmacocinetiche La biotrasformazione del citalopram a demetilcitalopram è mediata dagli isoenzimi CYP2C19 (appross. per il 38%), CYP3A4 (appross. per il 31%) e CYP2D6 (appross. per il 31%) del citocromo epatico P450. Il fatto che il citalopram venga metabolizzato da più di un isoenzima significa che l’inibizione della sua biotrasformazione è meno probabile poiché l’inibizione di una degli enzimi può essere compensata dagli altri. Perciò, la co–somministrazione di citalopram con altri prodotti medicinali nella pratica clinica ha un bassissimo potenziale per indurre interazioni farmacologiche. Cibo L’assorbimento e le altre proprietà farmacocinetiche del citalopram non sono risultate influenzate dal cibo. Effetto di altri prodotti medicinali sulla farmacocinetica del citalopram La co–somministrazione con ketoconazolo (potente inibitore del CYP3A4) non modifica la faramacocinetica del citalopram. Uno studio di sull’interazione farmacocinetica di litio e citalopram non ha rivelato alcuna interazione farmacocinetica. (vedi anche sopra). Cimetidina La cimetidina (potente inibitore CYP2D6, 3A4 e 1A2) causa un moderato aumento dei livelli medi plasmatici di citalopram allo stato stazionario. Si raccomanda cautela quando si somministra citalopram in combinazione con cimetidina. Può essere necessario un aggiustamento della dose. La somministrazione contemporanea di escitalopram (l’enantiomero attivo del citalopram) ed omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) 30 mg una volta al giorno ha causato un moderato aumento (50% circa) nelle concentrazioni plasmatiche di escitalopram. Pertanto deve essere esercitata cautela nell’utilizzo contemporaneo ad inibitori del CYP2C19 (per es. omeprazolo, esomeprazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina). Una riduzione della dose di citalopram può essere necessaria sulla base del monitoraggio degli effetti indesiderati durante il trattamento concomitante. Metoprololo L’escitalopram (l’enantiomero attivo del citalopram) è un inibitore dell’enzima CYP2D6. Si richiede cautela quando il citalopram è co–somministrato con medicinali che sono principalmente metabolizzati questo enzima, e che hanno un indice terapeutico ristretto, ad es. la flecainde, propafenone e metoprololo (che è utilizzato per l’insufficienza cardiaca), o alcuni CNS che agiscono come prodotti medicinali e che sono principalmente metabolizzati dall’enzima CYP2D6, ad es. antidepressivi come la desipramina, clomipramina e nortriptilina, o antipsicotici come il risperidone, tioridazina e aloperidolo. Sarebbe giustificato un aggiustamento del dosaggio. La co–somministrazione con il metoprololo ha portato ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di metoprololo ma non aumentava statisticamente l’effetto del metoprololo sulla pressione del sangue e sul ritmo cardiaco. Effetti del citalopram su altri medicinali Un studio di interazione farmacocinetica/farmacodinamica con somministrazione concomitante di citalopram e metoprololo (un substrato del CYP2D6) ha dimostrato un aumento di due volte delle concentrazioni di metoprololo, ma nessun aumento statisticamente significativo negli effetti del metoprololo sulla pressione sanguigna e sulla frequenza cardiaca in volontari sani. Il citalopram e il dimetilcitalopram sono inibitori trascurabili degli enzimi CYP2C9, CYP2E1 e CYP3A4, e deboli inibitori degli enzimi CYP1A2, CYP2C19 e CYP2D6 in comparazione con altri SSRI dimostratisi inibitori significativi. Levomepromazina, diossina carbamazepina Non è stato rilevato alcun cambiamenti o solo variazioni molto piccole di nessuna importanza clinica quando citalopram veniva somministrato con substrati CYP1A2 (clozapina e teofillina), CYP2C9 (warfarina), CYP2C19 (imipramina e mefenitoina), CYP2D6 (sparteina, imipramina, amitriptilina, risperidone) e CYP3A4 (warfarina, carbamazepina (ed i suoi metabolici carbamazepina epossido) e triazolam). Nessuna interazione farmacocinetica è stata osservata tra citalopram e levomepromazina o diossina (il che indica che citalopram non indice né inibisce la P–glicoproteina). Desipramina, imipramina In uno studio farmacocinetico non sono stati evidenziati effetti sui livelli di citalopram o di imipramina, benché il livello della desipramina, metabolita primario dell’imipramina, risultasse aumentato. Quando la desipramina è associata al citalopram è stato osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di desipramina. Può essere necessaria una riduzione della dose di desipramina.