CALCIUM D3 SANDOZ 30CPR EFF -Avvertenze e precauzioni
In caso di trattamento prolungato si consiglia di monitorare il livello calcico del siero e delle urine e la funzionalità renale mediante misurazione della creatinina sierica. Il monitoraggio è maggiormente importante nei pazienti anziani sottoposti a trattamento concomitante con glicosidi cardiaci o diuretici (vedere paragrafo 4.5) e in pazienti con marcata predisposizione alla formazione di calcoli. In caso di ipercalcemia o segni di insufficienza renale, il dosaggio deve essere ridotto, o il trattamento deve essere interrotto. In caso di ipercalcemia (valori superiori a 9–10 mg/dl) o di ipercalciuria (livello calcico nelle urine delle 24 ore superiore a 7,5 mmol, pari a 300 mg) si consiglia di ridurre la dose o interrompere temporaneamente il trattamento. Ogni altro medicinale contenente calcio e vitamina D3 ha effetti additivi con Calcium D3 Sandoz 1000 mg / 880 U.I.; ciò deve essere tenuto in considerazione in caso di prescrizioni di altri prodotti medicinali contenenti vitamina D. Le somministrazioni addizionali di vitamina D o di calcio devono essere effettuate sotto stretto controllo del medico. In questi casi è assolutamente necessario controllare una volta alla settimana i livelli sierici ed urinari del calcio. Il rischio di calcoli renali aumenta quando l’assunzione di calcio è prossima ai 2000 mg al giorno. Per questo motivo, l’assunzione di calcio attraverso altre fonti deve essere attentamente valutata. Pazienti con insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D e se trattati con colecalciferolo, dovrebbe essere monitorato l’effetto sull’omeostasi calcica e dei fosfati. Il rischio di calcificazione dei tessuti molli dovrebbe essere preso in considerazione. In pazienti con insufficienza renale grave, la vitamina D nella forma di colecalciferolo non viene metabolizzata regolarmente e devono essere quindi usate altre forme di vitamina D. Il prodotto dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti immobilizzati con osteoporosi, a causa di un aumentato rischio di ipercalcemia. L’assunzione di calcio e di alcali da altre fonti (cibo, integratori e altri farmaci) dovrebbe essere tenuta in considerazione nel momento della prescrizione di Calcium D3 Sandoz. L’assunzione di alte dosi di calcio in concomitanza con l’assunzione di prodotti alcalini assorbibili (come i carbonati) potrebbe comportare l’insorgenza della sindrome latte–alcali (sindrome di Burnett), i cui sintomi sono: ipercalcemia, alcalosi metabolica, alcalosi, insufficienza renale e lieve calcificazione tissutale. In questi casi, è necessario il monitoraggio frequente dei livelli di calcio sierici e delle urine. A causa del possibile aumento dell’attivazione metabolica della vitamina D3, il prodotto deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, controllando periodicamente il livello calcico del siero e delle urine. Ci sono state segnalazioni dalla letteratura che fanno riferimento ad un possibile aumento dell’assorbimento di alluminio con i sali di citrato. Calcium D3 Sandoz (che contiene acido citrico) deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza renale molto grave, specialmente in quelli che assumono anche preparazioni contenenti alluminio. Non è previsto l’utilizzo pediatrico di Calcium D3 Sandoz. Calcium D3 Sandoz contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.