LISINOPRIL ID TEV 28CPR20+12,5 -Interazioni
Sono state segnalate le seguenti interazioni tra lisinopril/idroclorotiazide compresse, altri ACE-inibitori o prodotti che contengono idroclorotiazide. Lisinopril Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Diuretici Se viene aggiunto un diuretico al trattamento di un paziente che sta assumendo lisinopril, l’effetto antiipertensivo è generalmente additivo. I pazienti che stanno già assumendo diuretici, e in particolare quelli per i quali la terapia con diuretici è stata istituita recentemente, possono avvertire in qualche caso un eccessivo calo di pressione arteriosa in seguito all’aggiunta di lisinopril. La possibilità di insorgenza di ipotensione sintomatica con lisinopril può essere ridotta al minimo interrompendo l’assunzione del diuretico prima di iniziare il trattamento con lisinopril (vedere il paragrafo 4.4). Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) incluso acido acetilsalicilico = 3 g/die La somministrazione cronica di FANS (compresi inibitori selettivi della cicloossigenasi-2) può ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. I FANS e gli ACE-inibitori possono esercitare un effetto additivo sull’aumento dei livelli sierici di potassio e possono determinare un peggioramento della funzionalità renale. Tali effetti sono di solito reversibili. Raramente può verificarsi un’insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con compromissione della funzione renale come gli anziani o i soggetti disidratati. Oro Reazioni nitritoidi (sintomi di vasodilatazione inclusi vampate di calore, nausea, vertigini e ipotensione, che possono essere molto gravi) a seguito di oro iniettabile (per esempio, aurotiomalato di sodio) sono stati segnalati più frequentemente nei pazienti sottoposti a terapia con ACE-inibitori. Altri medicinali antiipertensivi L’impiego concomitante di questi medicinali può aumentare gli effetti ipotensivi del lisinopril. L’impiego concomitante di nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori può ulteriormente ridurre la pressione arteriosa. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici L’impiego concomitante di alcuni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con gli ACE-inibitori può determinare un’ulteriore riduzione della pressione arteriosa (vedere il paragrafo 4.4). Simpaticomimetici I simpaticomimetici possono ridurre gli effetti ipotensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati. Antidiabetici Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e di antidiabetici (insuline, ipoglicemizzanti orali) possa aumentare l’effetto ipoglicemizzante con conseguente rischio di ipoglicemia. Questo effetto si verifica con maggiore probabilità nelle prime settimane di terapia combinata e nei pazienti con compromissione renale. Nitrati, acido acetilsalicilico, trombolitici e/o beta-bloccanti Il lisinopril può essere assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico (a dosi cardiologiche), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. Allopurinolo La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e allopurinolo aumenta il rischio di insufficienza renale e può condurre a un aumento del rischio di leucopenia. Ciclosporina L’uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina aumenta il rischio di insufficienza renale e iperkaliemia. Lovastatina L’uso concomitante di ACE-inibitori e lovastatina aumenta il rischio di iperkaliemia. Procainamide, farmaci citostatici, immunosoppressori La somministrazione concomitante di ACE-inibitori può aumentare il rischio di leucopenia(vedere il paragrafo 4.4). Emodialisi L’uso di lisinopril/idroclorotiazide è sconsigliato per i pazienti che devono essere dializzati, poiché è stata segnalata un’elevata incidenza di reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane a flusso elevato e trattati in concomitanza con un ACE-inibitore. È necessario evitare tale associazione. Inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) I pazienti che assumono una terapia con inibitori di mTOR possono essere esposti a un maggiore rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo) I pazienti che assumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo) possono essere esposti a un maggiore rischio di iperkaliemia (vedere paragrafo 4.4). Idroclorotiazide Amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, corticosteroidi, corticotropina (ACTH) o lassativi stimolanti L’idroclorotiazide può causare squilibri elettrolitici, in particolare ipokaliemia. Sali di calcio Un aumento della calcemia conseguentemente a escrezione ridotta si può verificare in seguito a somministrazione con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci C’è un aumentato rischio di intossicazione da digitale accompagnato da ipokaliemia indotta da tiazide. Colestiramina e colestipolo Possono ritardare o ridurre l’assorbimento di idroclorotiazide. Pertanto, i diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno 1 ora prima, o 4-6 ore dopo l’assunzione di questi agenti. Miorilassanti non-depolarizzanti (per esempio, tubocurarina cloruro) L’effetto di questi farmaci può essere potenziato da idroclorotiazide. Torsioni di punta indotte da medicinali A causa del rischio di ipokaliemia, la concomitante somministrazione di idroclorotiazide e medicinali che inducono torsioni di punta per esempio alcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici e altri farmaci che notoriamente inducono torsioni di punta, devono essere utilizzati con cautela. Sotalolo L’ipokaliemia indotta da tiazide può aumentare il rischio di aritmie indotte da sotalolo. Lisinopril/idroclorotiazide Integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o surrogati del sale contenenti potassio. Sebbene nel corso di studi clinici con ACE-inibitori il potassio sierico solitamente rimanesse entro valori normali, in alcuni pazienti si è manifestata iperkaliemia. Fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia includono insufficienza renale, diabete mellito e uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (per esempio, spironolattone, triamterene o amiloride), integratori di potassio o surrogati del sale contenenti potassio. L’uso di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o surrogati del sale contenenti potassio, in particolare in pazienti con compromissione della funzionalità renale, può portare a notevole incremento dei livelli di potassio nel siero. Se il lisinopril viene somministrato con un diuretico non risparmiatore di potassio, l’ipokaliemia indotta da diuretici può migliorare. Se è necessario l’uso concomitante di lisinopril-idroclorotiazide e uno di questi agenti, devono essere usati con cautela e con frequenti controlli del potassio sierico (vedere paragrafo 4.4). Litio Durante la somministrazione concomitante di litio e ACE-inibitori sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicità. L’impiego concomitante di diuretici tiazidici può aumentare il rischio di tossicità indotta da litio e incrementare ulteriormente il rischio già aumentato di effetti tossici indotti da litio associato all’uso di ACE-inibitori. Si sconsiglia l’impiego di lisinopril in associazione con il litio, ma, se l’associazione è necessaria, si deve eseguire un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio (vedere il paragrafo 4.4). Trimetoprim L’impiego concomitante di ACE-inibitori e tiazidi con trimetoprim aumenta il rischio di iperkaliemia.