Bruciore, prurito, arrossamento. D’estate i piccoli disturbi oculari aumentano: «Colpa delle alte temperature, che favoriscono la disidratazione e tendono a privare l’occhio della naturale difesa rappresentata dal film lacrimale», spiega la dottoressa Daniela Domanico, dirigente medico di primo livello, chirurgo oculista e omeopata. «Ma giocano un ruolo importate anche gli agenti esterni come vento, polveri, pollini e sabbia, che possono irritare la congiuntiva e favorire le infezioni», mette in guardia l’esperta.
Altre insidie sono la forte irradiazione solare e il cloro delle piscine: scopri come contrastarle.
ACIDO IALURONICO ANTI-SECCHEZZA
Il caldo torrido e l’aria condizionata possono peggiorare la sindrome dell’occhio secco, disturbo che affligge un italiano su tre. Magari soffri da tempo di questo problema senza saperlo, ma l’estate e la disidratazione fanno emergere sintomi fastidiosi come la sensazione di sabbia negli occhi, il prurito, irritazioni e l’affaticamento visivo.
«La sindrome è dovuta a una scarsa produzione di lacrime, condizione più frequente nelle donne in menopausa», spiega la specialista. «Per alleviarla si possono usare lacrime artificiali a base di acido ialuronico. Questa sostanza forma un film emolliente tra cornea e palpebra che rinfresca e favorisce l’ammiccamento. Si instilla una goccia per occhio anche ogni ora. In farmacia puoi trovarlo formulato senza aggiunta di conservanti, sia in prodotti monodose, sia in comodi flaconcini dosatori».
RISCIACQUI E RISO PER ELIMINARE GLI ARROSSAMENTI
Sei già in vacanza e gli occhi si sono arrossati dopo l’esposizione al sole? Il rimedio è semplice: bagnarli più volte al giorno con acqua fresca e proteggerli indossando degli occhiali da sole (consigliate le lenti marroni all’80% con montature avvolgenti).
Hai preso un’insolazione? Può succedere se, per esempio, si corre sotto il sole a picco e si rimane disidratati. In questo caso, oltre a fare gli sciacqui per combattere il malessere generale puoi prendere per bocca Aconitum napellus, 9CH, 5 granuli per 3 o più volte al giorno.
Attenzione inoltre al forte riverbero, per esempio in barca o sulla neve: può causare dolore agli occhi e intolleranza alla luce. «Anche in questo caso abbondanti risciacqui con acqua fresca dovrebbero alleviare il problema. Se non stai meglio e i sintomi sono violenti, con un forte arrossamento di congiuntiva e cornea, lacrimazione e prurito, bisogna correre al pronto soccorso. Potrebbe trattarsi di un disturbo serio, la cheratocongiuntivite attinica da ultravioletti, che va curato tempestivamente con colliri antinfiammatori specifici», precisa Daniela Domanico.
Sul banco degli imputati nello scatenare le irritazioni anche cloro delle piscine, vento, sabbia e alcune sostanze chimiche contenute nelle creme solari. Per alleviare il fastidio bagna delicatamente l’occhio con una garzina imbevuta di infuso freddo di calendula, oppure lavalo con acqua.
No, invece, alle applicazioni con tè o camomilla: il calore è veleno per gli occhi e la camomilla può rivelarsi fonte di ipersensibilità in chi è allergico alle composite. Inoltre, no ai colliri vasocostrittori da banco: rinfrescano al momento ma facilitano le ricadute.
Infine, per riposare e decongestionare gli occhi a fine giornata prova questo rimedio della medicina cinese: riempi un sacchetto di seta blu con un bicchiere di riso crudo, poi appoggialo sugli occhi e rilassati, sentendo la freschezza e la delicata pressione dei chicchi.
CALENDULA ED EUFRASIA CONTRO LA CONGIUNTIVITE BATTERICA O VIRALE
Prurito, bruciore e infiammazione possono essere anche i primi sintomi di una congiuntivite batterica o virale (più pericolosa). «Nel caso si deve subito intervenire. Aiutano i colliri a base di piante antinfiammatorie come calendula, eufrasia, camomilla (in versione omeopatizzata, che non causa reazioni indesiderate), hamamelis e malva, meglio se con l’aggiunta di acido ialuronico. In farmacia se ne trovano di diversi tipi e occorre instillare 1-2 gocce per occhio, fino a 6 volte al giorno», suggerisce l’esperta.
L’ultima novità è il collirio di cineraria marittima. Si può usare pure per un semplice lavaggio: basta versare qualche goccia su un dischetto di cotone, da tenere sulle palpebre chiuse per qualche minuto.
«Se entro 2 giorni di cure con i colliri fitoterapici i sintomi non sono scomparsi ma, anzi, si sono aggravati, è indispensabile rivolgersi al pronto soccorso», avverte l’esperta.
RIMEDI OMEOPATICI E COLLIRI SPECIFICI IN CASO DI ALLERGIA
I pollini viaggiano anche d’estate, quindi le congiuntiviti allergiche sono tutt’altro che rare: «Si distinguono da quelle batteriche o virali per la lacrimazione abbondante e la durata dei sintomi, che si protraggono per oltre una settimana. Inoltre colpiscono entrambi gli occhi», fa notare l’oculista.
«Nella fase acuta si può intervenire con colliri antiallergici o al cortisone, prescritti dall’oculista, cui associare una cura omeopatica per accelerare la guarigione e sopportare meglio i sintomi. I rimedi più indicati sono Euphrasia 7CH in caso di forte lacrimazione e arrossamento e Allium cepa 7CH se è presente anche rinite con starnuti». Ma in farmacia trovi anche composti omeopatici che contengono tutti questi principi.
Le dosi: 5 granuli 3 volte al giorno finché durano i sintomi. Passata la fase acuta puoi anche utilizzare un collirio omeopatico a base di eufrasia e camomilla.
I CIBI AMICI DELLA VISTA
Anche gli occhi si nutrono e gli alimenti giusti possono aiutarli ad affrontare le sfide dell’estate. Sfoglia la gallery e scopri quelli consigliati dal professor Paolo Lanzetta, coautore di Vivere senza problemi agli occhi (ed. Tecniche nuove, 18,90 €).
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Articolo pubblicato sul n. 29 di Starbene in edicola dal 3/7/2018