di Serena Allevi
di Serena Allevi
Il caffè è una delle bevande più amate in tutto il mondo, e non solo dagli italiani. Il caffè più apprezzato è l'espresso in tazzina. Da non sottovalutare, inoltre, il potere quasi terapeutico della moka con il suo rituale di preparazione e l'inconfondibile profumo che avvolge e inebria i sensi.
Il caffè è anche una vera e propria miniera di benessere e salute, sempre che non se ne abusi. La tazzina di espresso, infatti, nasconde proprietà benefiche insospettabili per cuore, cervello, linea e umore.
Scopriamo insieme perché il caffè è una vera e propria farmacia naturale.
COSA C'È NELLA TAZZINA?
Il caffè è un mondo affascinante, fonte di continue scoperte. Nella tazzina di caffè, infatti, non troviamo solo caffeina. Anzi, il caffè contiene un grande numero di composti chimici.
Per l'esattezza, nel caffè ci sono circa 1000 composti chimici differenti e si tratta di sostanze utilissime per la ricerca medico-scientifica e per la prevenzione. Infatti, proprio da questi composti del caffè si potranno ricavare nuove terapie e cure per disturbi e malattie di tipo cardiovascolare.
Ma non solo, la scienza si interessa da tempo alla composizione del caffè persino per trovare nuove cure per l'insonnia.
IL MOMENTO MIGLIORE PER BERLO
Quante tazzine di caffè bere al giorno e quando? Diciamo che non esiste una quantità ideale di caffè e la tolleranza alla caffeina è una questione assolutamente soggettiva. Però, le neuroscienze consigliano di bere questa amata bevanda al mattino, preferibilmente tra le 9 e le 11.30.
Via libera, quindi, alla pausa caffè in ufficio che aumenta concentrazione e lucidità. Svolgendo anche un efficace effetto positivo sull'umore.
La quantità di tazzine di espresso giornaliere però è meglio non superi le 4 dosi. La dose quotidiana di caffè consigliata varia dalle due alle quattro tazzine.
A queste dosi, infatti, si può godere di tutti i benefici dell'espresso senza incappare in effetti collaterali quali l'insonnia.
CAFFÈ PER IL BENESSERE DEL CERVELLO
Numerosi studi hanno dimostrato che il caffè fa bene alla salute del cervello, aiutando a prevenire la comparsa di malattie neurodegenerative.
Nello specifico, uno studio condotto dall'Università di Bari Aldo Moro, ha affermato che un consumo regolare di caffè (1-2 tazzine al giorno) ridurrebbe il rischio di deterioramento cognitivo lieve. Quest'ultimo rappresenta lo step precedente all'insorgenza dei sintomi dell'Alzheimer.
Inolte, recenti ricerche hanno confermato l'effetto antidepressivo di questa bevanda. Uno studio della Harvard School of Public Health, ha scoperto che bere dalle due alle quattro tazzine di caffè al giorno ridurrebbe del 50% il rischio di depressione.
UN AIUTO PER LA FORMA FISICA
Il caffè aiuta anche chi vuole rimanere in forma ed è un validissimo alleato per gli sportivi. Infatti, un recente studio pubblicato sul Journal of Science and Medicine ha affermato che il consumo regolare di caffè può far migliorare le prestazioni sportive del 2% in velocità.
Ma non solo, il caffè aiuta anche chi vuole dimagrire: una tazzina senza zucchero (il caffè va bevuto amaro) contiene solo 3 kcal e, bevuto dopo i pasti, attiva efficacemente il metabolismo.
Infine, il caffè fa sentire sazi ed è una buona soluzione contro gli improvvisi attacchi di fame.
CAFFÈ: UNA FARMACIA NATURALE
La scienza e la medicina hanno ormai ampiamente dimostrato che in una tazzina di caffè si possono trovare moltissime sostanze benefiche per la salute e il benessere.
Un regolare ma moderato consumo di caffè aiuta, infatti, a mantenere il cuore in forma. Ma non solo: diversi studi hanno dimostrato l'effetto benefico del caffè nella prevenzione di diverse forme tumorali.
Nello specifico, uno studio svedese ha scoperto che il caffè ridurrebbe il rischio di alcune tipologie di cancro al seno. E che questo effetto preventivo importante si otterebbe anche sulle forme tumorali della prostata.
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Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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