L'acqua può aiutare a dimagrire (e non solo perché apporta zero calorie), a combattere gastriti e persino osteoporosi. Insomma, l’acqua è un passpartout della salute. Il professor Nicola Sorrentino, famoso dietologo e medico nutrizionista, direttore della IULM Food Academy di Milano, le ha pure dedicato un libro, Acqua da mangiare (ed. Salani), che esplora e spiega le più recenti ricerche sul tema acqua e salute, e propone 30 ricette con le indicazioni per accelerare il metabolismo, bruciare i grassi e attivare i processi di cura. A lui abbiamo chiesto come scegliere quella giusta.
Professor Sorrentino, perché l’acqua va considerata un alimento?
«Perché lo è a tutti gli effetti. Già da alcuni anni l’Efsa (European Food Safety Authority) l'ha posta alla base della piramide alimentare, primo fondamento di ogni regime dietetico. Perché apporta preziosi minerali per il buon funzionamento dell’organismo. Alcuni come macroelementi (calcio, potassio, magnesio, fosforo, sodio, cloro, zolfo e bicarbonati), altri come oligoelementi presenti in minima traccia ma ugualmente importanti: ferro, rame, zinco, selenio, fluoro, cobalto, iodio, litio, molibdeno e manganese.
Sul mercato l’offerta di acque oggi è amplissima. Come possiamo scegliere la "bottiglia" giusta?
L’acqua va scelta in base alle proprie esigenze. Mangiate in modo disordinato, fumate molto e consumate poca frutta e verdura? Meglio optare per una mineralizzata. Volete depurarvi, dimagrire e alleggerire fegato e reni? Meglio scegliere una oligominerale o addirittura una minimamente mineralizzata, anche se queste rappresentano solo il 9% del mercato, sono vendute in farmacia e si prestano poco da portare in tavola. Consiglio, quindi, di berle a digiuno, fuori dai pasti.
Acque solfate, magnesiache, bicarbonate. Ci aiuta a capire per chi sono indicate?
Le acque solfate (che contengono oltre 200mg/litro di zolfo) sono antinfiammatorie per eccellenza. Non solo risultano leggermente lassative ma vantano un'azione antispastica sull'intestino e sono quindi indicate a chi soffre di colon irritabile e intolleranze alimentari. Le acque magnesiache, il cui contenuto di magnesio è superiore ai 50mg/litro: contrastano la stitichezza, l’accumulo di acido lattico, i crampi e i dolori muscolari e sono un must per gli sportivi. Ottime da sorseggiare durante i pasti abbondanti sono le acque bicarbonate (percentuale di bicarbonati superiore a 600mg/ litro): favoriscono la digestione e il transito intestinale, poiché stimolano le secrezioni biliari e pancreatiche. E anche la colecisti lavora meglio in presenza di bicarbonato. Sono quindi l’ideale se si programma un' abbuffata tra amici.
Qual è quella ideale per la donna in menopausa?
Tutte le acque minerali definite calciche, perché vantano una quota di calcio superiore ai 150mg/litro. Sono, quindi, un valido alleato per le donne "over 50" che hanno bisogno di rinforzare le ossa e sventare il rischio dell'osteoporosi, specie se non mangiano latte, yogurt e formaggi.
Lei sostiene che l’acqua è il caposaldo di ogni dieta dimagrante...
Sicuramente. E pochi lo sanno. Tutti i giorni vedo pazienti in sovrappeso che mi domandano: "posso mangiare la pizza?", "quanta pasta? Quanto pane?", ma quasi nessuno si interroga su quale e quanta acqua bere. Le donne pensano che sia meglio quella "povera di sodio" (meno di 20mg/litro), come recitano i claim pubblicitari. Ma non è così: l’importante è berla. A nulla serve scegliere un’acqua a basso tenore sodico se poi ci si dimentica di bere.
Quanta bisogna berne per perdere peso?
Almeno otto bicchieroni (da 170-180 ml) di acqua al giorno, pari a circa un litro e mezzo da bere lontano dai pasti. Ma attenzione: dev'essere fresca, alla temperatura di 18 °C-20 °C al massimo. Due bicchieri rasi al mattino appena svegli, due prima di pranzo, due prima dello spuntino pomeridiano e due poco prima di cena.
A cosa serve questa fresca idratazione?
A mettere in moto il metabolismo e a bruciare più in fretta i "rotoletti". Perché l'organismo, cercando di elevare la temperatura dell'acqua per portarla a quella corporea, attiva la termogenesi, cioè la combustione dei grassi finalizzata alla produzione di calore. Un piccolo segreto per restare in linea e fare pace con la bilancia senza troppa fatica.
Se fai sport
Ricordati di reintegrare la perdita di liquidi bevendo prima, dopo e durante l’allenamento. Sotto sforzo, è utile bere 20 ml di acqua ogni quarto d'ora. Ma se corri o giochi a tennis sotto il sole, la riserva idrica deve aumentare. Basti pensare che con il caldo si arriva a perdere ben tre litri di sudore, in mezz’ora intensa di jogging o di partita (tennis, calcio, rugby) all’aria aperta.
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