IL SUCCO ANTIBATTERICO
Oltre ai farmaci e alle precauzioni igieniche, è molto utile il succo di mirtillo rosso. A dimostrare l’efficacia di questo frutto nella prevenzione dell’infezione ci sono numerosi studi tra cui una revisione dell’organismo scientifico Cochrane che ha analizzato dieci studi condotti su oltre mille pazienti: è emersa con chiarezza l’efficacia delle bacche di mirtillo rosso nella prevenzione e nella terapia del disturbo.
Tra le donne che soffrono di cistite ricorrente, infatti, il tasso di nuove infezioni con l’uso del mirtillo scende del 39%. «Il succo di mirtilli, in particolare quello nero, grazie all’elevata presenza di particolari sostanze note come proantocianidine, aiuta a prevenire la comparsa della cistite», spiega Rodolfo Hurle, urologo dell’ospedale Humanitas.
Il succo di mirtilli neri, quindi, grazie alla presenza di queste sostanze note anche come flavonoidi o polifenoli e contenute in minor quantità anche in altra frutta e verdura di colore rosso o viola, aiuta a prevenire l’insorgenza della cistite, perché interferisce con l’attaccamento sulla vescica dei batteri intestinali responsabili della cistite. «In particolare, il succo di mirtilli neri impedisce che l’Escherichia Coli, il batterio intestinale maggiormente responsabile della cistite, si attacchi alle cellule epiteliali della vescica e dell’apparato urinario. In questo modo, le proantocianidine formano una barriera nella vescica, che permette di evitare il rischio di infezione», spiega l’esperto.
Il succo di mirtilli neri, però, interferisce con i farmaci anticoagulanti. «Questo significa che i pazienti in cura con questi farmaci, anche in caso di cistite, non dovrebbero assumere o assumere con cautela il succo di mirtilli neri», chiarisce Hurle.