Glucide presente nel regno animale e vegetale, principale fonte di energia per l’organismo. Il glucosio, detto anche destrosio, è un glucide semplice (non è ulteriormente scomponibile in altri glucidi) la cui molecola comprende 6 atomi di carbonio (esoso). Si ricava dagli alimenti, i quali lo contengono o in forma libera (uva) o, molto più spesso, incluso in glucidi più complessi (per esempio maltosio o amido) soggetti all’azione degli enzimi presenti nel tubo digerente, che li trasformano in glucosio. Il glucosio può anche essere sintetizzato nel corso della gluconeogenesi epatica, sequenza di reazioni chimiche che compiono la conversione degli acidi grassi (tratti dai lipidi) o degli aminoacidi (di origine proteica) in glucosio. Questo a sua volta si trasforma in glicogeno, polimero del glucosio (catena ramificata di molecole di glucosio) che funge da riserva. Il glicogeno si forma nei muscoli, che lo utilizzano per i propri bisogni, e nel fegato, che se ne serve per soddisfare le esigenze di tutto l’organismo. In caso di necessità (tra un pasto e l’altro, in situazioni di stress o freddo intenso), il fegato libera il glucosio dal glicogeno e lo lascia passare nel sangue perché si renda disponibile per tutti gli organi. Il livello di glucosio nel sangue (glicemia) viene mantenuto costante grazie a una serie di sistemi regolatori messi in atto dall’organismo.
La degradazione del glucosio, operata dagli enzimi, culmina nella sintesi dell’adenosina-trifosfato (ATP), che le cellule dell’organismo sono in grado di utilizzare direttamente per soddisfare i propri fabbisogni energetici.