Allergie alimentari, sensibilità, intolleranze: sono termini spesso scambiati per sinonimi ma che invece indicano disturbi diversi. Scopri con noi la differenza.
- Allergie alimentari
Le allergie alimentari provocano una reazione immediata che coinvolge il sistema immunitario. Avvengono da pochi minuti fino a 2 ore dopo l’assunzione del cibo incriminato e colpiscono soprattutto cute, tratto gastrointestinale e sistema cardiovascolare.
Possono portare allo shock anafilattico. Si interviene eliminando l’alimento incriminato.
- Sensibilità
Le sensibilità hanno un meccanismo poco chiaro e non è certo che non coinvolgano il sistema immunitario. Chiamate anche allergie alimentari non tradizionali, possono migliorare nel tempo e scomparire.
I sintomi, in genere, non sono pericolosi per la vita ma provocano malesseri come mal di testa e stanchezza. Se però il problema è persistente possono portare a problemi a lungo termine, fra cui danni al rivestimento dell’intestino.
In caso di sospetto, il medico consiglia di evitare alcuni alimenti dalla dieta per 4-6 settimane, seguiti da una reintroduzione lenta e graduale, valutando i sintomi.
- Intolleranze alimentari
Le intolleranze non coinvolgono il sistema immunitario e risultano legate all’incapacità di scomporre determinate sostanze, come l’enzima lattasi nel caso dell’intolleranza al lattosio, provocando gonfiore, gas e cambiamenti nei movimenti intestinali.
Si può gestire soltanto con la riduzione dei cibi contenenti la sostanza, l’eliminazione o l’assunzione di un integratore dell’enzima lattasi.
- LEGGI ANCHE: Allergie alimentari e intolleranze: i test da fare
Fai la tua domanda ai nostri esperti