Risponde la Dott.ssa Maria Paola Dall’Erta, biologa-chef e insegnante di biocucina a Milano
Entrambi i frutti sono prodotti dalle piante Prunus, che fanno parte della famiglia delle Rosacee (la stessa delle mele).
Dal punto di vista nutrizionale, amarene e ciliegie si equivalgono abbastanza. Contengono vitamina C e anche un po’ di quelle A, B1 e B2, pochi zuccheri (hanno quindi un basso indice glicemico), molti antociani (antiossidanti) e sali minerali, quali potassio, calcio, magnesio, ferro e fosforo. Grazie alla loro composizione e alla loro acidità, vanno molto bene nelle diete dimagranti, sono depurative, diuretiche, remineralizzanti.
Se consumate un’ora prima o tre ore dopo un pasto, sono pure digestive. Infine, aiutano ad attenuare mal di testa e dolori articolari.
L’unica differenza tra i due frutti è che le ciliegie forniscono quantità maggiori di acido ossalico, che ha un effetto irritante sulle pareti dell’intestino.
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Articolo pubblicato sul n. 24 di Starbene in edicola dal 29/05/2018